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Introduzione (2004) 

 

 

 

Presentazione 

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Ringraziamenti 

 

Differenze con l’edizione a stampa 

 

Storia 

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Nino Marinone 

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Ermanno Malaspina 

 

Immagini e suoni 

 

A mo’ di colofone 

 

 

PRESENTAZIONE 

 

La Cronologia ciceroniana in CD-Rom (d’ora in avanti CC-CD) è un ipertesto in formato .htm (con alcuni collegamenti a files .pdf) eseguito con FrontPage© e consultabile su PC tramite Internet Explorer© (d’ora in avanti IE), sia direttamente dal CD-Rom sia copiandolo sul disco fisso. Esso è venduto come allegato alla seconda edizione della Cronologia Ciceroniana di Nino Marinone (Centro di Studi Ciceroniani, Roma, Pàtron Editore, Bologna 2003), non può essere commercializzato a parte ed è tutelato dalle vigenti leggi contro la masterizzazione e la riproduzione inautorizzata. Ne è consentita la copiatura sul disco fisso dell’acquirente. 

Il contenuto scientifico della CC-CD consiste in un ampliamento ed in un aggiornamento della Cronologia Ciceroniana a stampa, secondo le modalità spiegate meglio infra, fermo restando il suo carattere di prontuario realizzato «senza indulgere a considerazioni sul comportamento, il pensiero e l’attività politica» di Cicerone. 

L’autore della CC-CD ha inoltre curato l’aggiornamento e la revisione per la riedizione a stampa della Cronologia Ciceroniana di Nino Marinone, della quale è stato redattore dal 1989 al 1997

 

 

 

Ringraziamenti 

 

Nino Marinone (1918-1999) è in certo senso il nume tutelare della CC-CD e per tale ragione mi sembra doveroso dedicare una parte di questa introduzione al ricordo della sua figura di uomo e di studioso, in particolare per quel che riguarda i suoi rapporti con la Cronologia ciceronianaAl suo nome affianco quello di Italo Lana, che a questo ipertesto aveva sempre creduto, adoperandosi efficacemente nei momenti cruciali affinché esso potesse giungere a compimento ed essere pubblicato. 

In diverse fasi dell’elaborazione dei contenuti scientifici utili consigli e preziose correzioni sono venuti da Italo Lana, Giovanna Garbarino ed Andrea Balbo; sono grato agli amici e colleghi Andrea Balbo, Edoardo Bona, Emanuele Lana, Maurizio Lana e Massimo Manca, che in diverse occasioni mi hanno aiutato e consigliato nelle questioni più tecniche inerenti la scelta e l’uso dei programmi applicativi; il tecnico signor Ronnie Ingrosso dell’editore Pàtron ha elaborato l'autorun e la grafica del frontespizio e della pagina d’apertura. Mia moglie Sibylle Neuhaus ha tradotto dall’italiano il file Gebrauchsanleitungen.

Voglio infine esprimere la mia gratitudine a Leopoldo Gamberale, per la fiducia da sempre dimostrata in questo progetto informatico, per la pazienza con cui ha atteso, soprattutto negli ultimi mesi, la sua faticosa realizzazione e per la competenza, la lucidità e l’accuratezza della sua revisione. 

 

 

DIFFERENZE DALL’EDIZIONE A STAMPA 

 

In un’opera che già si presenta come elaborazione di un’opera di un altro autore può essere difficile distinguere con precisione la paternità di ogni singola parola; tuttavia, in linea di massima vale il semplice principio che le parti che coincidono con quelle della Cronologia Ciceroniana a stampa sono di Nino Marinone, le modifiche e le aggiunte sono di Ermanno Malaspina, anche se sarebbe più corretto parlare di “parti soppresse” nel libro, piuttosto che di “parti aggiunte” nella CC-CD. Come risulta chiaro dalla storia di questa ricerca, infatti, dalla schedatura delle fonti antiche e della bibliografia moderna che noi redattori approntavamo Nino Marinone trasceglieva per la Cronologia Ciceroniana solo le informazioni principali (ed a ragione, date le dimensioni che il volume avrebbe assunto). Vista invece l’assenza di problemi di spazio in un ipertesto informatico, nella CC-CD ho potuto riversare quanto Marinone era stato costretto a tralasciare. 

 

In estrema sintesi, si può dire che, mentre il testo a stampa ragguaglia su quid, ubi e quando della vita e dell’attività di Cicerone, nella CC-CD c’è posto anche per quis (il repertorio prosopografico), quibus auxiliis, cur e quomodo (le aggiunte e le precisazioni nei files della vita e delle opere). 

Oltre alle aggiunte, tuttavia, si presentano in non rari casi difformità rispetto al testo a stampa sulla datazione di avvenimenti o di opere e sulla valutazione critica delle fonti e della bibliografia moderna. 

 

In particolare: 

Sono di Nino Marinone:

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l’impostazione di fondo della Cronologia Ciceroniana, rispettata nelle linee generali dalla CC-CD

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il calendario (= pp. 289-461 del testo a stampa), con minime modifiche formali e con un’aggiunta per l’anno 46

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i fasti consolari

 

I files della vita e delle opere sono stati rivisti e capillarmente accresciuti, come è facile notare collazionando la CC-CD ed il testo a stampa, mentre alcune sezioni sono state aggiunte ex novo

Per rendere evidenti i nuovi apporti 

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le parti preesistenti sono in colore nero ed in un font specifico,  anche se corrette e/o moderatamente ampliate; 

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le nuove parti di Ermanno Malaspina si distinguono per il colore blu ed il tipo di carattere. 

 

Parimenti rielaborati, ma senza rendere graficamente evidenti gli apporti delle due mani, sono: 

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l’epistolario, che nella CC-CD presenta in più lo spoglio completo dei nuovi volumi Loeb (D.R. Shackleton Bailey) ed UTET (C. Di Spigno), nonché l’aggiunta delle datazioni di E. Kasten e dello stesso Shackleton Bailey (Cambridge). A differenza del testo a stampa, si segnalano anche i contributi la cui datazione coincide con quella di una delle edizioni di riferimento (BL, TP, T, OCT, CP, CSC, L); 

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la nota bibliografica, notevolmente accresciuta (da quasi 700 titoli a più del doppio). 

 

Si devono infine solo ad Ermanno Malaspina

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le differenze di impostazione rispetto alla Cronologia Ciceroniana, in particolare: 
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le divergenze nella collocazione cronologica di determinati fatti (ad esempio il matrimonio di Quinto) o di determinate opere e nella presentazione delle fonti e della bibliografia; 

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la distinzione in tre livelli della vita; 

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le notizie aggiunte nei files di secondo livello della vita, le modifiche ed i complementi in quelli di terzo; 

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la ripartizione delle opere in Opera quae supersunt et fragmenta, Opera tantum testimoniis cognita, DubiaCommenticia (a Dubia e Commenticia corrispondono generalmente le opere di attestazione «insufficiente o falsa», segnalate con una a nella Cronologia Ciceroniana). Tale scelta comporta in più l’assegnazione a documenti differenti di alcune opere trattate unitariamente nel testo a stampa: De lege agraria I-III e De lege agraria IV*, Pro Fonteio I e Pro Fonteio II, Pro Ligario I* e Pro Ligario II, Pro Tullio I* Pro Tullio II

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ulteriori modifiche alla catalogazione delle opere: la distinzione di Pro Milone e Pro Milone (excepta oratio), di  Pro Crasso (?) ed In Crassum (?) al posto di De Crasso, di due distinti De pace* nell’anno 44 e di tre distinti De re publica in senatu (?) nell’anno 43;  al contrario il discorso In Clodium del 15 maggio 61 (MARINONE a. 61 B4) è trattato in uno con la In Clodium et Curionem; sono infine modificati i titoli di alcune opere, come De rege Ptolemaeo Aulete I-II* dell’anno 56 (anziché De rege Alexandrino), Pro Balbo (anziché Pro Cornelio Balbo) e Pro rege Deiotaro (anziché Pro Deiotaro). 

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alcuni files, assenti nel libro a stampa: 
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il repertorio prosopografico

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la rassegna bibliografica

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le notizie sull’epistolario

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alcune opere ciceroniane (In adulescentulum parricidi reum (?), Fragmenta librorum incertorum ed Ex variis conversa) e pseudociceroniane ([Pro Catilina], [De concordia] e [In Servium Naevium]); 

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questa introduzione e guida

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la costituzione dell’ipertesto con FrontPage, la struttura, la scelta dei collegamenti e delle immagini. 

 

Resta comunque inteso che di errori ed imperfezioni eventualmente presenti nella CC-CD deve essere ritenuto l’unico responsabile E. Malaspina. 

 

 

 

 

STORIA 

 

La vicenda di studio e di ricerca che ha portato nel 1997 alla pubblicazione della prima edizione della Cronologia ciceroniana di Nino Marinone è, credo, nota attraverso le due presentazioni che la precedettero e l’accompagnarono, rispettivamente la Presentazione della “Cronologia ciceroniana”, da me tenuta nel  Congresso del Centro di Studi Ciceroniani (Courmayeur, 29 aprile - 1° maggio 1995) e pubblicata in «Ciceroniana» IX, 1996, pp. 67-73, e Cicerone: il tempo e l’uomo. Presentazione della Cronologia Ciceroniana, che Nino Marinone preparò per il successivo congresso (Monte Sant’Angelo, 24-27 aprile 1997) stampata in «Ciceroniana» X, 1998, 87-91. 

 

Anche la redazione informatica contenuta in questo CD-Rom ha una preistoria” e deve i suoi natali a Nino Marinone: sin dal 1989, infatti, quando si pose mano al progetto della Cronologia, fu chiaro, al Marinone più che a tutti, che il trattamento informatico dei dati e la loro presentazione su PC avrebbero potuto costituire un grande vantaggio per i ricercatori ed un significativo  “valore aggiunto” per l’utente. Purtroppo, però, il livello tecnico dei programmi di gestione data-base dell’epoca (di poco anteriore alla “rivoluzione” di Windows), appena proporzionato alle nostre necessità scientifiche, si dimostrò dopo qualche tempo inadeguato: il programma allora composto, costruito in linguaggio Clipper e funzionante su DOS, ci fu utile per realizzare in modo ancor più rigoroso e funzionale l’ossatura della Cronologia (cartacea ed informatica), ma si dimostrò del tutto obsoleto nel 1996, quando il libro stava per essere dato finalmente alle stampe, sebbene io avessi portato a termine la redazione scientifica su dischetto (rimasta in certe parti quasi inalterata sino alla presente CC-CD). Con Nino Marinone, che da alcuni anni mi aveva affidato la cura della versione informatica e che allora era sopraffatto dalla redazione finale del libro e dalle bozze, si decise così di soprassedere, in attesa di tempi migliori, che sono giunti sei anni dopo, ancora grazie al Centro di Studi Ciceroniani: oggi però Nino Marinone non è più con noi. 

 

La redazione informatica ed il funzionamento del programma Clipper vennero da me presentati nella sezione Instrumenta studiorum del X Congresso FIEC di Québec (23-27 agosto 1994), attraverso una relazione che non venne pubblicata e che ripropongo qui, come testimonianza dell’attenzione più che decennale da parte di Nino Marinone e mia alla realizzazione di una versione per PC della Cronologia. Ebbi poi occasione di ripresentare il mio intervento l’anno dopo alla IV Conferenza Nazionale degli Istituti culturali (La cronologia di Cicerone per personal computer. Un’applicazione informatica fondata su una ricerca del Centro di Studi Ciceroniani di Roma, in Istituti culturali e nuove tecnologie, Atti della IV Conferenza Nazionale degli Istituti culturali, Roma, Accademia Nazionale dei Lincei, 24-27 ottobre 1995, Milano 1998, pp. 142-148), quando però cominciavo a nutrire forti dubbi sulla “tenuta” e sulla fruibilità del programma applicativo. Tra la versione iniziale su DOS e questa definitiva in .html si situa infatti un tentativo di ipertesto in formato .hpl con un apposito programma da me acquistato (HELLLP!) ed help compiler, tentativo arenatosi nel 1996 per le ragioni addotte sopra. 

 

 

 

Nino Marinone 

 

Il modo più semplice per ricordare Nino Marinone credo sia quello di rinviare al profilo (contenente anche una bibliografia dei suoi scritti) curato dopo la sua scomparsa da Italo Lana, suo collega all’Università di Torino, e da Valeria Lomanto, sua allieva e poi collega nel medesimo Ateneo, già stampato nei «Quaderni del Dipartimento di Filologia, Linguistica e Tradizione classica Augusto Rostagni» (XIV, 2000, pp. 7-21), che posso ripubblicare per gentile concessione di Valeria Lomanto, del Dipartimento e di Pàtron Editore. 

Presento anche il mio ricordo Nino Marinone e la “Cronologia Ciceroniana”, in corso di pubblicazione negli “Atti” dell’Accademia delle Scienze di Torino, Istituzione che ringrazio per avermi gentilmente permesso di presentare il testo in questa sede. 

 

 

 

Ermanno Malaspina 

 

Per contattare Ermanno Malaspina basta inviare un messaggio di posta elettronica agli indirizzi ermanno.malaspina@faswebnet.it o ermanno.malaspina@unito.it oppure visitare la sua Home page

 

 

 

IMMAGINI E SUONI 

 

Le foto, le riproduzioni, le mappe ed i files musicali presenti nella CC-CD sono stati desunti dai seguenti testi o dai seguenti siti internet

 

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Immagine di fondo del frontespizio (porta d’ingresso della cittadella di Arpino, patria di Cicerone):  foto dell’autore 

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Immagine di fondo della pagina iniziale (busto di Cicerone, Musei Capitolini, Roma): riproduzione in possesso del Centro di Studi Ciceroniani, Roma  

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File musicale collegato all'apertura della pagina iniziale (battute introduttive di Demodokos' song, da Homeric Singing - An Approach to the Original Performance): © Stefan Hagel

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Immagine centrale del frame della modalità complessa (veduta del foro romano): © ArchArt di Giovanni Lattanzi 

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Ritratto di Nino Marinone: N. MARINONE, Analecta Graecolatina, Bologna 1990, VII 

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Foto di Ermanno Malaspina: foto dell’autore 

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Ricostruzione dell’itinerario di Cicerone in Sicilia nell’anno 70: MARINONE 1950, 43 

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Mappa del foro romano in epoca imperiale (da Ring of Classics - Maps of Rome): © Gary Brueggeman

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Ricostruzione dell’epigrafe di Ostia (2 disegni) nell’anno 63: ZEVI  1997 

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Localizzazione della Domus Ciceronis sul Palatino (2 disegni): CARANDINI 1986, 430; 436 

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Ricostruzione del viaggio di Cicerone in Cilicia nell’anno 51: HUNTER 1913 

 

 

 

A MO’ DI COLOFONE 

 

Chi scrive è sempre più convinto che gli studi classici non stiano sfruttando come dovrebbero la “rivoluzione informatica” e che gli addetti ai lavori rischino seriamente di perdere una grande occasione scientifica.

Quest’affermazione potrebbe apparire solo una provocazione a chi ha ben presente il fiorire di iniziative, siti Web e CD-Rom, che contraddistingue le nostre discipline ormai da numerosi anni, né deve indurre a credere che chi scrive appartenga alla schiera, sempre più esigua, di chi è convinto che siti Web e CD-Rom debbano far scomparire il libro cartaceo, così come il codice ha soppiantato il rotolo o la stampa il lavoro degli amanuensi.

 

È chiaro a tutti che gli strumenti informatici hanno due indiscutibili vantaggi sulla stampa, ovvero la compattezza, che permette di stivare una biblioteca in pochi centimetri, e la velocità, grazie alla quale ricerche complesse si esauriscono in pochi minuti. Si provi, tuttavia, a prescindere da ciò ed a guardare solo alla qualità scientifica dei prodotti informatici rispetto al cartaceo. Si dovrà riconoscere che, sotto questo aspetto, la maggioranza degli strumenti è di livello inferiore ai libri, pochi si possono considerare equivalenti, quasi nessuno è loro superiore.

 

Alcuni esempi saranno sufficienti: tra i prodotti scientificamente inferiori ai libri cui corrispondono vanno purtroppo annoverate le principali banche dati dei testi classici, ormai nostro inseparabile strumento di lavoro per velocità di ricerca e mole di contenuti: i criteri spesso discutibili di scelta delle edizioni di partenza, la resa quasi sempre imperfetta di alcune caratteristiche formali (si pensi solo ai –que enclitici ed al font greco nella BTL!) e soprattutto l’assenza degli apparati critici (dovuta più alle politiche editoriali ed al costo delle royalties che a difficoltà tecniche) fanno sì che qualunque ricerca rigorosa, se anche è partita da un CD-Rom, debba per forza terminare su di un libro (non di rado anteriore alla seconda guerra mondiale...). Anche i testi del famoso Perseus Project, senz’altro utili ai tirones d’oltreoceano, finiscono per ricordare, quanto ad apparati, i volumetti dei traduttori interlineari che si usavano e si usano nei nostri Licei. Sul fatto poi che in campo archeologico molti prodotti, anche commerciali, coprano con le “ricostruzioni tridimensionali” dei monumenti antichi e con le “visite virtuali” la pochezza e l’arretratezza della sostanza credo che non sia necessario spendere parole, così come, per toccare l’argomento della CC-CD, sul contenuto scientifico assai deludente di alcune sedicenti Cicero Home Pages in rete.

 

Tra i prodotti scientificamente equivalenti al cartaceo vi sono quelli che si presentano esplicitamente come edizioni informatiche di un determinato testo, che dall’informatizzazione trae i decisivi vantaggi della compattezza e della velocità: basta ricordare le ristampe nella Digitale Bibliothek, soprattutto la Geschichte des Altertums (Band 55, ristampa dei classici manuali di G. Droysen, Th. Mommsen, J. Burckhardt, R. von Pöhlmann ed Ed. Meyer) ed i volumi dell’Année philologique, riproposti sotto le specie tanto del Database of Classical Bibliography in CD-Rom quanto del sito internet dell’Année (duole dirlo, ma ad un gradino inferiore si situano per adesso il CD-Rom ed il sito di Gnomon, per l’incompletezza dei dati e soprattutto per i frequenti errori nella trascrizione su supporto informatico). 

 

Invece, già trent’anni fa, quando costituire una semplice concordanza richiedeva una lunga, costosa e complessa collaborazione di programmatori, linguisti computazionali e filologi classici, Nino Marinone si era posto come obiettivo imprescindibile quello di mantenere elevati se non di migliorare gli standard scientifici del prodotto, senza sacrificarli per arrivare comunque ad un risultato informatico. In questo egli precorse i tempi, data la scarsa duttilità dei programmi che allora si potevano elaborare, e, bisogna ammettere, non trovò seguaci, visto il panorama dei prodotti informatici sopra tracciato. Tuttavia, la validità della sua impostazione credo risalti con evidenza, se solo si mettono a confronto le usuali banche dati con il rigore del CD-Rom dei Grammatici Latini, che Valeria Lomanto ed Andrea Bozzi stanno ultimando e che prende le mosse da un progetto del CNR guidato per molti anni proprio da Nino Marinone. 

 

La presenza ormai consolidata sul mercato di programmi e di tools, come FrontPage©, facilmente maneggiabili da un “utente medio” interessato alla sostanza dei contenuti scientifici e pienamente sfruttabili nell’ambito della ricerca e degli studi di antichistica fa sì che oggi l’incontro fra le esigenze scientifiche da una parte e le capacità oggettive dei programmi dall’altra non si dovrebbe più risolvere a sfavore delle prime: facendo miei gli obiettivi che furono di Nino Marinone, ho lavorato affinché la CC-CD possa farsi apprezzare per i suoi contenuti scientifici in sé, prima che per la loro compattezza, la velocità di elaborazione o la presenza di quanti altri optionals o orpelli tecnologici, con la speranza che tale mia operazione possa trovare il consenso di molti lettori, così come, ne son certo, avrebbe trovato quello di Nino Marinone.

 

 

Ermanno Malaspina 

 

 

 

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