Una promessa infranta o mantenuta? nota esegetica a Cic. Fam. 10, 21, 3

Autore: Borgna, Alice
Titolo: Una promessa infranta o mantenuta? nota esegetica a Cic. Fam. 10, 21, 3
Rivista/Miscellanea: "Bollettini di studi latini", 41, 2
Anno edizione: 2011
Pagine: 590-593
Parole chiave: Histoire - Storia - History, Politique - Politica - Politics, Stylistique et genres littéraires - Stilistica e generi letterari - Stylistics and literary genre
Descrizione: Riassunto: In Cic., fam. 10, 21, 3 Lucio Munazio Planco, autore della lettera, riferisce che Laterense, luogotenente di Lepido, gli ha inviato una missiva in cui lo avverte che il suo generale ha tradito la causa del senato. Lepido infatti, nonostante le precedenti dichiarazioni, ha lasciato che le sue truppe fraternizzassero con Antonio ed  i suoi uomini, in fuga dopo la sconfitta di Modena. Il passo si chiude con l’espressione suam fidem solutam esse, riferita alla parola che Laterense aveva dato a Planco circa la fedeltà di Lepido, di cui si propone qui una nuova interpretazione. sebbene la maggior parte dei traduttori intenda il nesso come “mantenere la parola data”, si ritiene, sulla base di alcuni riscontri lessicali (Ter.  Andr.  643; Ov.  Her.  10, 78; Flor.  Epit.  1, 1, 12) e del contesto storico (cfr.  fam.  10, 15, 2), che, all’opposto, sia preferibile tradurre il nesso  solvere fidem,  di cui è dimostrata in ogni caso l’ambiguità, come “sciogliere” nel senso di annullare, dunque “spezzare la parola data”.
Summary: In Cic.,  fam. 10, 21, 3 Lucius Munatius Plancus writes to Cicero  that Laterensis, lieutenant of Lepidus, sent him a letter warning of the treachery of his general. as a matter of fact, Lepidus let his soldiers fraternize with Anthony’s troops that settled near Lepidus’ camp after being defeated in Modena. At the end of the passage, the statement  suam fidem solutam esse  refers to Laterensis’ promise to Plancus of Lepidus’ loyalty. However, a new interpretation can be given hereafter. although most scholars translate the above statement “keep the word”, on the basis of some lexical evidences (Ter. Andr. 643, Ov. Her. 10. 78; Flor. Epit. 1, 1, 12) and the historical framework as well (see Cic. fam. 10, 15, 2), we claim instead that the best interpretation could be “his faith was broken”.
Opere:
Sigla autore: Borgna 2011