Autore: Ciferri, Ludovico
Titolo: Le concept de la ” prudentia ” par rapport à la loi chez Cicéron
Rivista/Miscellanea: "Revue internationale des droits de l’Antiquité", 3S, 40
Anno edizione: 1993
Pagine: 209-225
Parole chiave: Droit - Diritto - Law
Descrizione: [EdC] [Comment] Lo studio condotto in quest'articolo è finalizzato ad approfondire la nozione di prudentia in Cicerone. L'A. ripartisce ed interpreta le occorrenze del termine secondo diversi livelli di significato: in un primo livello, quello più elevato, la prudentia è equiparata ad un'intelligenza superiore che, secondo il modello filosofico-religioso degli Stoici, "prévoit le future et gouverne le monde" (p. 212). Ad un livello inferiore, invece, indica la qualità innata del sapiens, la capacità di agire al momento opportuno (de off. 1, 142-143), la virtù opposta alla stultitia (Tusc. 3, 77), configurandosi come una vera e propria ars vivendi (Fin. 5, 16). La distinzione tra prudentia e sapientia, sebbene riscontrata in alcuni luoghi ciceroniani (de off. 1, 153), è considerata "incertaine et subtile, et quelquefois inexistante" (p. 219), in particolar modo nell'ambito politico e legislativo, ove il sapiens del De re publica e del De legibus fa della prudentia una delle sue virtù cardinali. Si tratta allora di una prudentia civilis che conosce il diritto (ius) e coopera con esso per governare rettamente lo stato e per "diriger et évaluer les temps futurs" (p. 224).
Link: https://dialnet.unirioja.es/servlet/articulo?codigo=961275
Sigla autore: Ciferri 1993
Titolo: Le concept de la ” prudentia ” par rapport à la loi chez Cicéron
Rivista/Miscellanea: "Revue internationale des droits de l’Antiquité", 3S, 40
Anno edizione: 1993
Pagine: 209-225
Parole chiave: Droit - Diritto - Law
Descrizione: [EdC] [Comment] Lo studio condotto in quest'articolo è finalizzato ad approfondire la nozione di prudentia in Cicerone. L'A. ripartisce ed interpreta le occorrenze del termine secondo diversi livelli di significato: in un primo livello, quello più elevato, la prudentia è equiparata ad un'intelligenza superiore che, secondo il modello filosofico-religioso degli Stoici, "prévoit le future et gouverne le monde" (p. 212). Ad un livello inferiore, invece, indica la qualità innata del sapiens, la capacità di agire al momento opportuno (de off. 1, 142-143), la virtù opposta alla stultitia (Tusc. 3, 77), configurandosi come una vera e propria ars vivendi (Fin. 5, 16). La distinzione tra prudentia e sapientia, sebbene riscontrata in alcuni luoghi ciceroniani (de off. 1, 153), è considerata "incertaine et subtile, et quelquefois inexistante" (p. 219), in particolar modo nell'ambito politico e legislativo, ove il sapiens del De re publica e del De legibus fa della prudentia una delle sue virtù cardinali. Si tratta allora di una prudentia civilis che conosce il diritto (ius) e coopera con esso per governare rettamente lo stato e per "diriger et évaluer les temps futurs" (p. 224).
Link: https://dialnet.unirioja.es/servlet/articulo?codigo=961275
Sigla autore: Ciferri 1993