Giurisprudenza e epicureismo : nota su Cic., Ad Fam. 7.12.1-2

Autore: D'orta, Maurizio
Titolo: Giurisprudenza e epicureismo : nota su Cic., Ad Fam. 7.12.1-2
Rivista/Miscellanea: "Iura", 42
Anno edizione: 1991
Pagine: 123-145
Parole chiave: Droit - Diritto - Law, Philosophie - Filosofia - Philosophy
Descrizione: Dell’incontro di C. Trebazio Testa con l’epicureismo si ha notizia da Cic. ad fam. 7.12.1. Il tipo di intessuto letterario rimanda a un privato antico tra Cicerone e Trebazio e l’oratore pone l’insuperabile antinomia: come può il giureconsulto essere epicureo? ambigue logiche avrebbero giustificato tale contestualità - < Sed quonam modo ius civile defendes, cum omnia tua causa facias, non civium? > - a costi alti e con conseguenze rovinose. Che ne sarebbe stato della formula fiduciaria < ut inter bonos bene agier oportet? >, e come si sarebbe potuto applicare il ius alla divisione della proprietà comune se questa equivaleva a manifesta assurdità per chi ogni cosa commisurava al suo piacere? Vero è che la scelta di aderire all’epicureismo, per il giureconsulto, è del tutto personale condizionata da ragioni di opportunità, come per il giovane Trebazio consigliere giuridico di Cesare epicureo.[Author]
Opere:
Sigla autore: Orta 1991