Autore: Giancotti, Francesco
Titolo: La poetica epicurea in Lucrezio, Cicerone ed altri
Rivista/Miscellanea: "Ciceroniana", 2
Editore: Centro di Studi Ciceroniani
Anno edizione: 1960
Pagine: 68-95
Parole chiave: Commentaires - Commenti - Commentaries, Philosophie - Filosofia - Philosophy, Poesia - Poesie - Poetry
Descrizione: L'autore confuta l'idea diffusa che Epicuro rifiutasse completamente la poesia in tutte le sue forme; suppone, al contrario, che essa talora potesse assumere per Epicuro un valore didascalico. Si serve di varie fonti, tra cui Lucrezio e Cicerone (di quest'ultimo, in particolare nel "De finibus", valutando anche l'attendibilità delle informazioni che se ne ricavano). Nell'ambito di questo discorso si analizza il rapporto dell'epicureismo con la "paidéia" e con l'epica omerica: Epicuro non rifiuterebbe neppure questa in toto, ma, secondo Giancotti, ne condividerebbe alcuni aspetti. The author refutes the widespread notion that Epicurus completely rejected poetry in all its forms; he thinks, on the contrary, that it could sometimes assume a didactic value for Epicurus. He makes use of various sources, including Lucretius and Cicero (as for the latter, he especially quotes "De finibus", also assessing the reliability of the information derived therefrom). Furthermore, he analyses the relationship of Epicureanism with "paidéia" and Homeric epicism: Epicurus would not completely reject the latter either, but, according to Giancotti, he would accept some aspects of it. [Lorenza Roma, A. S. L. 2022, Liceo Cavour (Torino)]
Link: https://www.ojs.unito.it/index.php/COL/article/view/1462
Sigla autore: Giancotti 1960
Titolo: La poetica epicurea in Lucrezio, Cicerone ed altri
Rivista/Miscellanea: "Ciceroniana", 2
Editore: Centro di Studi Ciceroniani
Anno edizione: 1960
Pagine: 68-95
Parole chiave: Commentaires - Commenti - Commentaries, Philosophie - Filosofia - Philosophy, Poesia - Poesie - Poetry
Descrizione: L'autore confuta l'idea diffusa che Epicuro rifiutasse completamente la poesia in tutte le sue forme; suppone, al contrario, che essa talora potesse assumere per Epicuro un valore didascalico. Si serve di varie fonti, tra cui Lucrezio e Cicerone (di quest'ultimo, in particolare nel "De finibus", valutando anche l'attendibilità delle informazioni che se ne ricavano). Nell'ambito di questo discorso si analizza il rapporto dell'epicureismo con la "paidéia" e con l'epica omerica: Epicuro non rifiuterebbe neppure questa in toto, ma, secondo Giancotti, ne condividerebbe alcuni aspetti. The author refutes the widespread notion that Epicurus completely rejected poetry in all its forms; he thinks, on the contrary, that it could sometimes assume a didactic value for Epicurus. He makes use of various sources, including Lucretius and Cicero (as for the latter, he especially quotes "De finibus", also assessing the reliability of the information derived therefrom). Furthermore, he analyses the relationship of Epicureanism with "paidéia" and Homeric epicism: Epicurus would not completely reject the latter either, but, according to Giancotti, he would accept some aspects of it. [Lorenza Roma, A. S. L. 2022, Liceo Cavour (Torino)]
Link: https://www.ojs.unito.it/index.php/COL/article/view/1462
Sigla autore: Giancotti 1960