Titolo: De Metello Celeri
Tipo opera: Cicerone - III - Opere note solo da testimonianze
Descrizione: Nell’anno del suo consolato Cicerone rinunciò alla provincia che gli sarebbe spettata, cioè la Gallia Cisalpina, ottenuta scambiando con l’altro console, Antonio Ibrida, la Macedonia, che gli era stata inizialmente destinata. Cicerone pensava che la sua presenza fosse necessaria a Roma, ma voleva assicurarsi che il governo di una provincia di cruciale importanza come la Gallia Cisalpina andasse a qualcuno con cui fosse in buoni rapporti. Non è ben chiaro come, ma Cicerone e Antonio riuscirono a far sì che il governo della provincia andasse a Q. Cecilio Metello Celere (RE n° 86; MRR 2, 539), a favore del quale Cicerone tenne un discorso in Senato in occasione dell’assegnazione delle province ai pretori (cf. Ad fam. 5, 2, 3-4). Bibliografia: J. W. Crawford, M. Tullius Cicero: The lost and unpublished orations, Göttingen 1984, n° 20. [CorSen]
Parole chiave: Éloquence - Eloquenza - Eloquence
Tipo opera: Cicerone - III - Opere note solo da testimonianze
Descrizione: Nell’anno del suo consolato Cicerone rinunciò alla provincia che gli sarebbe spettata, cioè la Gallia Cisalpina, ottenuta scambiando con l’altro console, Antonio Ibrida, la Macedonia, che gli era stata inizialmente destinata. Cicerone pensava che la sua presenza fosse necessaria a Roma, ma voleva assicurarsi che il governo di una provincia di cruciale importanza come la Gallia Cisalpina andasse a qualcuno con cui fosse in buoni rapporti. Non è ben chiaro come, ma Cicerone e Antonio riuscirono a far sì che il governo della provincia andasse a Q. Cecilio Metello Celere (RE n° 86; MRR 2, 539), a favore del quale Cicerone tenne un discorso in Senato in occasione dell’assegnazione delle province ai pretori (cf. Ad fam. 5, 2, 3-4). Bibliografia: J. W. Crawford, M. Tullius Cicero: The lost and unpublished orations, Göttingen 1984, n° 20. [CorSen]
Parole chiave: Éloquence - Eloquenza - Eloquence