Autore: Fezzi, Luca
Titolo: Il corrotto. Un’inchiesta di Marco Tullio Cicerone
Luogo edizione: Roma & Bari
Editore: Laterza
Anno edizione: 2016
Pagine: 256
Parole chiave: Droit - Diritto - Law
Descrizione: [Abstract dal sito della casa editrice Laterza] Roma, I secolo a.C. Concussione, peculato e violenza sono al centro del processo contro Gaio Verre, ex governatore della Sicilia. Formidabile accusatore è Marco Tullio Cicerone.
In queste pagine, l’avvincente ricostruzione di un’inchiesta giudiziaria che fece tremare gli ambienti politici romani, segnando la fine di un’epoca. Roma, agosto 70 a.C. In pieno Foro, nel corso di un processo destinato a fare epoca, l’accusatore Marco Tullio Cicerone lancia una fulminante requisitoria, seguita da una tempesta di testimonianze e prove. Tutte vertono sui gravi crimini commessi dall’imputato, Gaio Verre, ex governatore della Sicilia: concussione, peculato, appropriazione indebita, furto, vendita di sentenze, manipolazione di appalti, corruzione elettorale, sequestro di persona, frode, intimidazione, tortura, omicidio. Di fronte, una giuria sempre più attonita; attorno, un pubblico sempre più infiammato.
Si tratta della prima delle Verrine, assurte poi a modello oratorio di ogni tempo. Quale lavoro d’inchiesta aveva reso possibile quella spettacolare accusa, capace d’intrattenere il popolo romano per giorni? Le imputazioni erano reali o si trattò invece di un processo politico?
Seguiamo passo dopo passo Cicerone, instancabile, tenace ma non certo candido raccoglitore di prove e orchestratore di testimonianze.
Sigla autore: Fezzi 2016
Titolo: Il corrotto. Un’inchiesta di Marco Tullio Cicerone
Luogo edizione: Roma & Bari
Editore: Laterza
Anno edizione: 2016
Pagine: 256
Parole chiave: Droit - Diritto - Law
Descrizione: [Abstract dal sito della casa editrice Laterza] Roma, I secolo a.C. Concussione, peculato e violenza sono al centro del processo contro Gaio Verre, ex governatore della Sicilia. Formidabile accusatore è Marco Tullio Cicerone.
In queste pagine, l’avvincente ricostruzione di un’inchiesta giudiziaria che fece tremare gli ambienti politici romani, segnando la fine di un’epoca. Roma, agosto 70 a.C. In pieno Foro, nel corso di un processo destinato a fare epoca, l’accusatore Marco Tullio Cicerone lancia una fulminante requisitoria, seguita da una tempesta di testimonianze e prove. Tutte vertono sui gravi crimini commessi dall’imputato, Gaio Verre, ex governatore della Sicilia: concussione, peculato, appropriazione indebita, furto, vendita di sentenze, manipolazione di appalti, corruzione elettorale, sequestro di persona, frode, intimidazione, tortura, omicidio. Di fronte, una giuria sempre più attonita; attorno, un pubblico sempre più infiammato.
Si tratta della prima delle Verrine, assurte poi a modello oratorio di ogni tempo. Quale lavoro d’inchiesta aveva reso possibile quella spettacolare accusa, capace d’intrattenere il popolo romano per giorni? Le imputazioni erano reali o si trattò invece di un processo politico?
Seguiamo passo dopo passo Cicerone, instancabile, tenace ma non certo candido raccoglitore di prove e orchestratore di testimonianze.
Sigla autore: Fezzi 2016