Autore: D’Anna, Giovanni
Titolo: La menzione di Lucrezio nell’epistola ad Quintum fratrem 2, 10
Rivista/Miscellanea: "Ciceroniana", NS, 10
Anno edizione: 1998
Pagine: 55-68
Parole chiave: Héritage - Fortuna - Legacy, Philosophie - Filosofia - Philosophy, Poesia - Poesie - Poetry, Sources - Fonti - Sources
Descrizione: [Comment] Esame dello status quaestionis del famoso passo di ad Quint.fr. 2,10 ove compare la menzione dei Lucreti poemata: l'autore si rifà alla posizione di A. Traglia (Note su Cicerone critico e traduttore, Roma 1947), sostenendo che il tamen indicherebbe nel solco platonico-democriteo l'apprezzamento per l'ingenium, ma non per l'ars. Il riconoscimento invece della necessità di tutte e due le componenti sarebbe successivo a Cicerone (Hor. ars 408-411) e non sarebbe corretto anticiparlo a questo passo, attenuando il senso di tamen o intervenendo sul testo. L'autore infine rifiuta la notizia di Gerolamo, secondo cui la pubblicazione del De rerum natura fu curata da Cicerone (emendavit), ritenendo però possibile l'intervento di persone vicine a Cicerone, come Attico o il fratello Quinto. [ErmMala]
Opere:
Link: https://doi.org/10.13135/2532-5353/1543
Sigla autore: D’Anna 1998
Titolo: La menzione di Lucrezio nell’epistola ad Quintum fratrem 2, 10
Rivista/Miscellanea: "Ciceroniana", NS, 10
Anno edizione: 1998
Pagine: 55-68
Parole chiave: Héritage - Fortuna - Legacy, Philosophie - Filosofia - Philosophy, Poesia - Poesie - Poetry, Sources - Fonti - Sources
Descrizione: [Comment] Esame dello status quaestionis del famoso passo di ad Quint.fr. 2,10 ove compare la menzione dei Lucreti poemata: l'autore si rifà alla posizione di A. Traglia (Note su Cicerone critico e traduttore, Roma 1947), sostenendo che il tamen indicherebbe nel solco platonico-democriteo l'apprezzamento per l'ingenium, ma non per l'ars. Il riconoscimento invece della necessità di tutte e due le componenti sarebbe successivo a Cicerone (Hor. ars 408-411) e non sarebbe corretto anticiparlo a questo passo, attenuando il senso di tamen o intervenendo sul testo. L'autore infine rifiuta la notizia di Gerolamo, secondo cui la pubblicazione del De rerum natura fu curata da Cicerone (emendavit), ritenendo però possibile l'intervento di persone vicine a Cicerone, come Attico o il fratello Quinto. [ErmMala]
Opere:
Link: https://doi.org/10.13135/2532-5353/1543
Sigla autore: D’Anna 1998