Anni 51/50: Per tutto il periodo del suo proconsolato, Cicerone impone a sé ed ai suoi collaboratori di comportarsi in maniera onesta e corretta verso i provinciali, dissanguati dalla rapacità del governatore precedente, App. Claudio Pulcro, che lo viene a sapere e si adonta con Cicerone: Att. V, 9, 1. 10, 2. 11, 5. 14, 2. 15, 2. 16, 2-3. 17, 2. 20, 6; VI, 1, 2., 2, 4; fam. III, 7, 2-3. 8, 3-5. 9, 1. 10, 6.
Cf. TP 3, IX-XXXVI; CONSTANS 1921, 126-127; DG 6, 141-142; CARCOPINO 1947, 1, 195-206; RUCH 1963 ; FALLU 1973, 230-232; GRUEN 1974, 353-354; MITCHELL 2, 220. 222 n. 60; PEPPE 1991, 14-93.
-Cicerone obbliga con il suo edictum i pubblicani a contenere gli interessi: Att. V, 13, 1. 14, 1; 6, 1, 16. 2, 5. 3, 3.
-CARCOPINO 1947, 1, 195-206: Si cerca senza motivazioni accettabili di negare la bontà dell’amministrazione di Cicerone.
