Anno 65
Difesa di C. Cornelio in un processo penale de maiestate; restano frammenti di due orazioni: Brut. 271; Vat. 5; Q.CIC. pet. 19; 51; NEP. fr. 39 MARSHALL; QUINT. X, 5, 13; VAL. MAX. VIII, 5, 4; PLIN. ep. I, 20, 8; D.CASS. XXXVI, 38, 4 - 40, 3; MART. CAP. V, 506; ASCON. 47, 4 -63, 7 ST. (= 57, 1 - 81, 9 C.); SCHOL. BOB. 144, 11 ST.; LACT. inst. VI, 2, 15.
Edizioni: SCHOELL (T) A 7-8; PUCCIONI (CSC) A 7-8; BELLARDI (UT) 2, 1136; CRAWFORD 1994, 67-148.
Cf. LANGE 1876, 3, 227; CUCHEVAL 1902, 2, 281; TP I, 163; HEINZE 1909, 134; GRANRUD 1913, nn° 32-33; LUTERBACHER 1922, 90; HOLMES 1923, 1, 167; HEINZE 1925, 240; HUMBERT 1925, ; CLARK 1927, 74-76; SH 1, 144; DG 5, 434; CIACERI 1, 159-162; BARDON 1952, 201, 3 A7; BÜCHNER 1964, 166; GELZER 1969, 62-63 (=RE 860-861); GRUEN 1969a, 21; KUMANIECKI 1970b, 3-36; WARD 1970a, 554-556; RAWSON 1971, 28; STOCKTON 57; KUMANIECKI 1972, 175; MAC DERMOTT 1972b, 388; 392; DAVID 1973, 275; GRIFFIN 1973, 211 n. 150; GRUEN 1974, 263-265; MITCHELL 1, 159-165; MEIER 1980, 133-135; RAMSEY 1980b, 405; MARSHALL 1985, 229; ALEXANDER 1990, n° 209; LO MONACO 1990, 175; FUHRMANN 85; RIGGSBY 1995, 123-135; MILLAR 1998, 88-91; MARINONE, a. 65 B5.
-Un primo processo de maiestate viene intentato contro C. Cornelio nell’anno 66 da P. e L. Cominio che, minacciati da bande, vengono salvati dall’intervento dei consoli. Il processo è rinviato al giorno dopo, ma gli accusatori non si ripresentano e il procedimento viene interrotto. Cicerone difende Cornelio nell’anno 65, ancora dalle accuse di P. Cominio, spalleggiato da nobili (tra cui Q. Ortensio Ortalo, Q. Lutazio Catulo, Q. Cecilio Metello Pio), in un secondo processo in due actiones durato quattro giorni sotto la presidenza del pretore Q. Gallio. Cornelio non ricorre più alle intimidazioni dell’anno precedente e viene assolto a maggioranza.
-GRIFFIN 1973, 211 n. 150: Metà anno 65. -RAMSEY 1980b, 405: Prima metà anno 65.
Una o due orazioni Pro Cornelio?
-ASCON. 50, 10-13 ST. (= 62, 1-4 C.); ARUS. MESS. 7, 449, 6. 456, 20. 465, 17. 468, 21-23. 470, 12 K.; PRISC. 3, 217 K.; PROB. 4, 212, 8 K.: L’esistenza di due orazioni Pro Cornelio è chiaramente attestata e trova una conferma anche in orat. 225 (cf. LO MONACO 1990, 175). -NEP. fr. 38 M.: Cornelio Nepote, testimone oculare, afferma che l’orazione pronunciata è quasi uguale a quella pubblicata: Refert enim Cornelius Nepos se praesente iisdem paene verbis, quibus edita est, eam pro Cornelio, seditioso tribuno, defensionem peroratam. -PLIN. ep. I, 20, 8: Si riporta la notizia secondo cui Cicerone avrebbe parlato per quattro giorni al processo e che nell’approntare l’edizione avrebbe ridotto il testo ad un solo libro (in unum librum, grandem quidem, unum tamen).
-HEINZE 1925, 240; MARSHALL 1985, 229: Si accoglie la notizia di PLIN. ep. I, 20, 8 contro NEP. fr. 38 M., anche relativamente alla rielaborazione e riduzione per l’edizione. -HUMBERT 1925, : Cicerone pubblica una sola Pro Cornelio, frutto della rielaborazione di più interventi, tra cui anche un’interrogatio, confusa come De Cornelio II (contra CLARK 1927, 74-76). -LO MONACO 1990, 175 n. 17: Si propongono due soluzioni per sanare le contraddizioni: o la notizia della bipartizione è frutto di interpolazione, anche antica, oppure «pur di ascendenza ciceroniana, non venne universalmente accettata o conosciuta». CRAWFORD 1994, 68: Si riafferma l’esistenza di due distinte orazioni Pro Cornelio. -RIGGSBY 1995, 123-135: Si pone in dubbio l’affermazione di PLIN. ep. I, 20, 8, ritenendola originata da una polemica letteraria con Tacito (destinatario dell’epistola) sulla figura dell’oratore e sul tema della brevitas.
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