Titolo: Ad cives Hennae
Tipo opera: Cicerone - III - Opere note solo da testimonianze
Descrizione: L'esistenza di questa orazione ci è nota proprio da un passo delle Verrine (Verr. 2, 4, 110), in cui Cicerone accenna alla reazione di dolore e pianto dei cittadini di Enna mentre ascoltavano il discorso da lui tenuto in assemblea. Il motivo di tale sconvolgimento era dovuto alla menzione del furto, compiuto da Verre, di una statua di bronzo raffigurante Cerere, venerata all'interno dell'omonimo tempio. Inoltre, all'esterno del tempio si trovavano due statue di marmo, rappresentanti Trittolemo e Cerere; quest'ultima teneva in mano una statuetta della Vittoria. Cicerone ricorda come Verre, non sazio, non avendo potuto rubare le pesanti statue di marmo, si era però appropriato della statuetta della Vittoria. Non abbiamo modo di sapere di che cosa trattasse esattamente l'orazione: è probabile che Cicerone abbia raccolto le testimonianze di alcuni cittadini per poterle poi usare in tribunale; quello che sappiamo è che il discorso non fu pubblicato. Secondo Crawford 1984 i motivi di questa scelta sono vari; innanzitutto, pubblicandolo prima del processo, Cicerone avrebbe rischiato di comprometterne il risultato. Inoltre, l'orazione fu pronunciata in greco e trattava di una città sì importante in Sicilia, ma i cui problemi a Roma avrebbero suscitato scarso interesse.
[CorSen]
Bibliografia: Crawford 1984 = J. W. Crawford, M. Tullius Cicero: The lost and unpublished orations, Göttingen 1984, n° 9.
Parole chiave: Éloquence - Eloquenza - Eloquence
Riferimenti storici:
Bibliografie:
Tipo opera: Cicerone - III - Opere note solo da testimonianze
Descrizione: L'esistenza di questa orazione ci è nota proprio da un passo delle Verrine (Verr. 2, 4, 110), in cui Cicerone accenna alla reazione di dolore e pianto dei cittadini di Enna mentre ascoltavano il discorso da lui tenuto in assemblea. Il motivo di tale sconvolgimento era dovuto alla menzione del furto, compiuto da Verre, di una statua di bronzo raffigurante Cerere, venerata all'interno dell'omonimo tempio. Inoltre, all'esterno del tempio si trovavano due statue di marmo, rappresentanti Trittolemo e Cerere; quest'ultima teneva in mano una statuetta della Vittoria. Cicerone ricorda come Verre, non sazio, non avendo potuto rubare le pesanti statue di marmo, si era però appropriato della statuetta della Vittoria. Non abbiamo modo di sapere di che cosa trattasse esattamente l'orazione: è probabile che Cicerone abbia raccolto le testimonianze di alcuni cittadini per poterle poi usare in tribunale; quello che sappiamo è che il discorso non fu pubblicato. Secondo Crawford 1984 i motivi di questa scelta sono vari; innanzitutto, pubblicandolo prima del processo, Cicerone avrebbe rischiato di comprometterne il risultato. Inoltre, l'orazione fu pronunciata in greco e trattava di una città sì importante in Sicilia, ma i cui problemi a Roma avrebbero suscitato scarso interesse.
[CorSen]
Bibliografia: Crawford 1984 = J. W. Crawford, M. Tullius Cicero: The lost and unpublished orations, Göttingen 1984, n° 9.
Parole chiave: Éloquence - Eloquenza - Eloquence
Riferimenti storici:
Scritta nel 70, mentre Cicerone stava svolgendo ricerche in varie città per raccogliere testimonianze contro C. Verre (RE n° 1; MRR 2, 633);
Bibliografie: