Titolo: De eis, qui ob iudicandum accepissent, quaerendis
Tipo opera: Cicerone - III - Opere note solo da testimonianze
Descrizione: Orazione tenuta nel 61, contro un decreto senatorio atto a perseguire i giurati di rango equestre accusati di corruzione; i cavalieri, privati dell’immunità, erano naturalmente infuriati. In una lettera del dicembre 61 (Att. 1, 17, 8), Cicerone mostra di non avere particolarmente a cuore la questione. Accettò comunque di parlare in favore del ceto equestre, anche se prenderne le difese significava schierarsi contro M. Catone, questo nell’ottica di salvaguardare la concordia ordinum prevenendo una rottura definitiva tra Senato e cavalieri. La vittoria andò a Catone e alla parte da lui rappresentata; Cicerone non pubblicò l’orazione. Bibliografia: J. W. Crawford, M. Tullius Cicero: The lost and unpublished orations, Göttingen 1984, n° 31.
Parole chiave: Droit - Diritto - Law
Tipo opera: Cicerone - III - Opere note solo da testimonianze
Descrizione: Orazione tenuta nel 61, contro un decreto senatorio atto a perseguire i giurati di rango equestre accusati di corruzione; i cavalieri, privati dell’immunità, erano naturalmente infuriati. In una lettera del dicembre 61 (Att. 1, 17, 8), Cicerone mostra di non avere particolarmente a cuore la questione. Accettò comunque di parlare in favore del ceto equestre, anche se prenderne le difese significava schierarsi contro M. Catone, questo nell’ottica di salvaguardare la concordia ordinum prevenendo una rottura definitiva tra Senato e cavalieri. La vittoria andò a Catone e alla parte da lui rappresentata; Cicerone non pubblicò l’orazione. Bibliografia: J. W. Crawford, M. Tullius Cicero: The lost and unpublished orations, Göttingen 1984, n° 31.
Parole chiave: Droit - Diritto - Law