De locatione Asiatica inducenda I-II

Titolo: De locatione Asiatica inducenda I-II
Tipo opera: Cicerone - III - Opere note solo da testimonianze
Descrizione: Nel 61 i vincitori dell’appalto per la riscossione delle tasse in Asia si lamentarono col Senato di aver pagato un prezzo troppo alto per l’appalto e domandarono di poter versare una somma minore. Cicerone, nonostante ritenesse che la richiesta fosse turpis (Att. 1, 19, 9-10), decise di appoggiarla, temendo che altrimenti la concordia ordinum sarebbe stata compromessa. La questione rimase irrisolta fino al 59, quando il contratto fu rinegoziato e il prezzo ridotto di un terzo; anche se la sua posizione ebbe la meglio, Cicerone non rese pubblica l’orazione. Crawford 1984 ne individua la ragione nel fatto che in quell’anno la concordia ordinum si era ormai rivelata irraggiungibile, e rendere pubblico il discorso avrebbe solamente contribuito a riportarne alla memoria il fallimento. Bibliografia: Crawford 1984 = J. W. Crawford, M. Tullius Cicero: The lost and unpublished orations, Göttingen 1984, nn° 32-33.
Parole chiave: Droit - Diritto - Law