De Roscio Othone – Cum contionem avocavit

Titolo: De Roscio Othone – Cum contionem avocavit
Tipo opera: Cicerone - II - Frammenti
Descrizione: Nel 63, durante una contio, Cicerone tenne un discorso (poi incluso nel corpus dei discorsi consolari) riguardo ad un episodio singolare. Quattro anni prima l?allora tribuno della plebe L. Roscio Otone (RE n° 34; MRR 2, 612) aveva fatto passare una legge che riservava agli equites dei posti particolari durante gli spettacoli, ristabilendo un provvedimento in origine stabilito da C. Gracco. La sua azione però non aveva incontrato il favore di tutti e nell?anno del consolato di Cicerone, durante uno spettacolo, la folla aveva rivolto a Roscio dei fischi. Cicerone allora si rivolse al popolo esortandolo ad abbandonare tale comportamento; il suo discorso, di cui si conserva un solo frammento, dovette essere molto convincente perché in seguito Roscio non ricevette più fischi ma applausi. Crawford 1994 fa notare come le ragioni per cui Cicerone prese le difese di Roscio siano probabilmente da far risalire al suo desiderio di appoggiare l?ordine equestre, da cui egli stesso orgogliosamente proveniva, e forse anche di favorire la sempre sperata concordia ordinum. Bibliografia: J. W. Crawford, M. Tullius Cicero: The fragmentary speeches, Atlanta 1994, 213-218. [CorSen]
Parole chiave: Éloquence - Eloquenza - Eloquence
Bibliografie: