“Canina eloquentia”: Cicerone, Quintiliano e il causidico strillone

Autore: Bonsangue, Valentina
Titolo: “Canina eloquentia”: Cicerone, Quintiliano e il causidico strillone
Rivista/Miscellanea: "Pan", 23
Anno edizione: 2005
Pagine: 131-140
Parole chiave: Éloquence - Eloquenza - Eloquence, Héritage - Fortuna - Legacy
Descrizione: L’immagine del rabula, ossia l’avvocato urlatore, inelegante e rabbioso, più simile a un banditore pubblico che a un oratore, è evocata in più di un’occasione da Cicerone (soprattutto in de orat. I 202 e Brut. 110 e 180) e ripresa da Quintiliano (inst. XII 9, 9 e XII 9, 12); appare evidente che il lemma rabula va connesso con la sfera semantica animale, e più precisamente con il latrato del cane, strumento di paragone per indicare una voce sgradevole e piena di acrimonia. [FrMa, Mantelli 2020, p. 222]
Opere:
Sigla autore: Bonsangue 2005