Auteur: Brescia, Graziana
Titre: Indiscrezioni su Servio Tullio : costanti e varianti nella » fabula » dell’ eroe predestinato (Livio I 39)
Revue/Collection: "Bollettino di studi latini", 28, (1)
Annèe edition: 1998
Pages: 27-44
Mots-clès: Histoire - Storia - History
Description: [EdC] [Comment] L'A. ricostruisce la biografia del re Servio Tullio attraverso una puntuale disamina delle fonti antiche, in particolare si sofferma su Livio I, 39. Lo storico mantiene il tratto essenziale del prodigium connesso alla nascita, tramite il quale il sovrano può essere inserito nella categoria degli "eroi predestinati". Nel caso specifico, si tratta di fiammelle che cingono il capo del neonato, simboleggiando così la sua natura regale. Tuttavia, giacché è oggetto della narrazione “una figura statutaria quale è quella di uno dei re di Roma” (p. 34), Livio non presta fede alla leggenda di Servio come figlio di una schiava e dà maggior credito ad un’altra versione: il futuro re sarebbe stato il figlio di un princeps della città di Cornicolo, ucciso durante l’assedio della sua città dai Romani, e di sua moglie Ocrisia, già incinta. Costei, a causa della sua unica nobilitas, viene liberata dalla schiavitù da Tanaquilla e accolta nella reggia, dove suo figlio sarà allevato. L’A. insiste particolarmente sull’educazione regale che Servio riceve, interpretandola come un punto di svolta fondamentale. Essa infatti riscatta il fanciullo dalle sue origini straniere (secondo Livio) o non nobili (secondo altre fonti) e gli consente di recuperare “il terreno ingiustamente perduto” (p. 32). Sulla scia di precedenti come Giugurta e Gerone, la cui storia si dispiega secondo tale cliché, anche in quella di Servio si intravedono le tracce della “struttura della peripezia di un eroe marginale” (p. 27). Oltre al resoconto liviano, oggetto delle pagine conclusive (pp. 35-43) sono altri autori antichi, tra cui Cicerone (De Rep. 2, 37), Dionigi di Alicarnasso (4, 2), Valerio Massimo (3,4), Plutarco (De fort. Rom. 323, 10), Floro (1, 6, 1), che hanno tratteggiato la vicenda biografica del re, secondo uno schema sostanzialmente conforme alla tradizione.
Sigle auteur: Brescia 1998
Titre: Indiscrezioni su Servio Tullio : costanti e varianti nella » fabula » dell’ eroe predestinato (Livio I 39)
Revue/Collection: "Bollettino di studi latini", 28, (1)
Annèe edition: 1998
Pages: 27-44
Mots-clès: Histoire - Storia - History
Description: [EdC] [Comment] L'A. ricostruisce la biografia del re Servio Tullio attraverso una puntuale disamina delle fonti antiche, in particolare si sofferma su Livio I, 39. Lo storico mantiene il tratto essenziale del prodigium connesso alla nascita, tramite il quale il sovrano può essere inserito nella categoria degli "eroi predestinati". Nel caso specifico, si tratta di fiammelle che cingono il capo del neonato, simboleggiando così la sua natura regale. Tuttavia, giacché è oggetto della narrazione “una figura statutaria quale è quella di uno dei re di Roma” (p. 34), Livio non presta fede alla leggenda di Servio come figlio di una schiava e dà maggior credito ad un’altra versione: il futuro re sarebbe stato il figlio di un princeps della città di Cornicolo, ucciso durante l’assedio della sua città dai Romani, e di sua moglie Ocrisia, già incinta. Costei, a causa della sua unica nobilitas, viene liberata dalla schiavitù da Tanaquilla e accolta nella reggia, dove suo figlio sarà allevato. L’A. insiste particolarmente sull’educazione regale che Servio riceve, interpretandola come un punto di svolta fondamentale. Essa infatti riscatta il fanciullo dalle sue origini straniere (secondo Livio) o non nobili (secondo altre fonti) e gli consente di recuperare “il terreno ingiustamente perduto” (p. 32). Sulla scia di precedenti come Giugurta e Gerone, la cui storia si dispiega secondo tale cliché, anche in quella di Servio si intravedono le tracce della “struttura della peripezia di un eroe marginale” (p. 27). Oltre al resoconto liviano, oggetto delle pagine conclusive (pp. 35-43) sono altri autori antichi, tra cui Cicerone (De Rep. 2, 37), Dionigi di Alicarnasso (4, 2), Valerio Massimo (3,4), Plutarco (De fort. Rom. 323, 10), Floro (1, 6, 1), che hanno tratteggiato la vicenda biografica del re, secondo uno schema sostanzialmente conforme alla tradizione.
Sigle auteur: Brescia 1998