Auteur: Cizek, Alexandru
Titre: Ingenium et mores Ciceronis: zum Bild Ciceros im mittellateinischen Schriftum
Revue/Collection: "Ciceroniana" nuova serie XIII
Annèe edition: 2009
Pages: 141-163
Mots-clès: Héritage - Fortuna - Legacy
Description: Francesco Petrarca e Giovanni di Salisbury furono tra i primi a restituire alla cultura europea un’immagine di Cicerone più ampia rispetto a quella prevalente nei secoli precedenti. Giovanni di Salisbury appuntò la sua attenzione sull’ingenium, ovvero sulla filosofia e sugli insegnamenti etici e costituzionali dell’Arpinate. E nell’esporre la figura dell’usurpatore, il suo lessico si impregna di continue suggestioni ciceroniane, con i ripetuti richiami alle nozioni di iustum, rectus, honestum. Influenzato dalla dottrina politica di Giovanni di Salisbury è anche il Petrarca, che nella giovinezza ammirò profondamente l’Arpinate, imitandone spesso pure lo stile. Successivamente si può notare nella sua riflessione un atteggiamento ambivalente, poichè pur non apprezzandone taluni comportamenti privati, il grande umanista italiano continuò a mostrare simpatia verso Cicerone, di cui ammirava l’eloquenza aurea, lo spirito celeste e l’ingenium divino, fino a sentirlo come una sorta di suo alter ego.
Liens: https://doi.org/10.13135/2532-5353/1443
Sigle auteur: Cizek 2009
Titre: Ingenium et mores Ciceronis: zum Bild Ciceros im mittellateinischen Schriftum
Revue/Collection: "Ciceroniana" nuova serie XIII
Annèe edition: 2009
Pages: 141-163
Mots-clès: Héritage - Fortuna - Legacy
Description: Francesco Petrarca e Giovanni di Salisbury furono tra i primi a restituire alla cultura europea un’immagine di Cicerone più ampia rispetto a quella prevalente nei secoli precedenti. Giovanni di Salisbury appuntò la sua attenzione sull’ingenium, ovvero sulla filosofia e sugli insegnamenti etici e costituzionali dell’Arpinate. E nell’esporre la figura dell’usurpatore, il suo lessico si impregna di continue suggestioni ciceroniane, con i ripetuti richiami alle nozioni di iustum, rectus, honestum. Influenzato dalla dottrina politica di Giovanni di Salisbury è anche il Petrarca, che nella giovinezza ammirò profondamente l’Arpinate, imitandone spesso pure lo stile. Successivamente si può notare nella sua riflessione un atteggiamento ambivalente, poichè pur non apprezzandone taluni comportamenti privati, il grande umanista italiano continuò a mostrare simpatia verso Cicerone, di cui ammirava l’eloquenza aurea, lo spirito celeste e l’ingenium divino, fino a sentirlo come una sorta di suo alter ego.
Liens: https://doi.org/10.13135/2532-5353/1443
Sigle auteur: Cizek 2009