La scena oratoria: sententiae teatrali e modalità della composizione nella Pro Sestio e nella Pro Caelio (insiemi di citazioni e architettura argomentativa nell’oratoria ciceroniana…

Autore: Moretti, Gabriella
Titolo: La scena oratoria: sententiae teatrali e modalità della composizione nella Pro Sestio e nella Pro Caelio (insiemi di citazioni e architettura argomentativa nell’oratoria ciceroniana…
Rivista/Miscellanea: in: Mauduit, Christine & Paré-Rey, Pascale (Éd.), Les maximes théâtrales en Grèce et à Rome: transferts, réécritures, remplois. Actes du colloque organisé les 11-13 juin 2009 par l’Université Lyon 3 et l’ENS de Lyon. Collection CEROR, 37
Luogo edizione: Lyon
Editore: Centre d’Études et de recherches sur l’Occident Romain
Anno edizione: 2011
Pagine: 255-275
Parole chiave: Poesia - Poesie - Poetry, Rhétorique - Retorica - Rhetorics, Stylistique et genres littéraires - Stilistica e generi letterari - Stylistics and literary genre
Descrizione: [Abstract] Nella sezione de ludis della Pro Sestio Cicerone rievoca - riattualizzandolo di fronte al pubblico della sua orazione - l'enorme effetto propagandistico sugli spettatori, al momento di un’importante decisione del Senato circa il suo richiamo a Roma, della messa in scena di drammi di cui alcuni versi nevralgici vennero all'occasione pronuciati dall'attore Esopo, e avvertiti dal pubblico, come precise allusioni al caso di Cicerone. Questa celebre sezione della Pro Sestio è stata fino ad oggi affrontata soprattutto dal punto di vista della ricezione del teatro e della sociologia degli spettacoli alla fine della Repubblica. Ci si propone qui invece di spostare l'attenzione su quelle che dovettero essere le concrete modalità compositive di tale sezione, che nacque evidentemente sulla base di un elenco di citazioni e di massime utilizzabili allusivamente, un vero e proprio florilegio di passi teatrali: una novità non insignificante dal punto di vista della genesi di un'orazione o di una sua parte. Il successo di questo luogo della Pro Sestio fu allora probabilmente decisivo per stimolare Cicerone a percorrere poco dopo la stessa strada (ma con ambizioni e portata maggiori) nella Pro Caelio: dove le celebri citazioni e massime teatrali mostrano all'analisi una valenza apertamente 'generativa' per la redazione anche di questa orazione. Da questo punto di vista illuminante appare allora un nuovo confronto con un passo del De inventione, dove Cicerone introduce, per illustrare le forme della narratio declamatoria, una serie di citazioni tragiche e comiche perfettamente e singolarmente parallele rispetto a quelle della Pro Caelio. Adattando liberamente all’oratoria processuale mezzi letterari che in gioventù aveva considerato più propri delle esercitazioni retoriche, Cicerone conferma così il valore generativo che il pastiche teatrale ha nel rapporto con l’inventio della sua oratoria del 56.
Opere:
Sigla autore: Moretti 2011