Author: Rizzini, Ilaria
Title: L’occhio parlante. Per una semiotica dello sguardo nel mondo antico
Place edition: Venezia
Editor: Ist. Veneto di Scienze
Year edition: 1998
Pages: 206
Keywords: Rhétorique - Retorica - Rhetorics
Description: Studio monografico sui significati e sulle potenzialità dello sguardo nel mondo antico. Particolare interesse riveste il cap. 1 (L’occhio e la parola), in cui l’A. mette in evidenza le potenzialità retoriche che le espressioni e i movimenti degli occhi rivestono nell’ambito delle teorie ciceroniane sull’actio: secondo l’Arpinate l’efficacia comunicativa dello sguardo sta nel fatto che esso risulta complementare ai verba e alla gestualità del corpo (de orat. III 222: quasi sermo corporis… qua re in hac nostra actione secundum vocem vultus valet), in quanto strumento di trasmissione dei sentimenti e delle emozioni che appartiene per natura a ogni uomo e che è in grado di superare le barriere linguistiche e culturali. Rosa 1989: Fabio Rosa, Le voci dell’oratore. Oratoria e spettacolo nell’excursus quintilianeo De pronuntiatione [I.O. XI,3], in AA.VV., “Scena e spettacolo nell’antichità”. Atti del Convegno Internazionale di Studio (Trento, 28-30 marzo 1988), Firenze 1989, 253-267. L’A. esamina le convergenze tra la professione dell’oratore e quella dell’attore, soffermandosi su quanto afferma Quintiliano in inst. XI 3: i riferimenti quintilianei alla prassi della scena sono stimolati dalla dimensione teatrale implicita nell’attività oratoria e le analogie tra le tecniche recitative e quelle dell’actio riguardano in modo particolare il gestus e la pronuntiatio. Il contributo analizza anche le connessioni tra Quintiliano e Cicerone sullo specifico argomento e prende spunto da altri studi simili. [FrMa, Mantelli 2020, p. 222]
Works:
Author initials: Rizzini 1998
Title: L’occhio parlante. Per una semiotica dello sguardo nel mondo antico
Place edition: Venezia
Editor: Ist. Veneto di Scienze
Year edition: 1998
Pages: 206
Keywords: Rhétorique - Retorica - Rhetorics
Description: Studio monografico sui significati e sulle potenzialità dello sguardo nel mondo antico. Particolare interesse riveste il cap. 1 (L’occhio e la parola), in cui l’A. mette in evidenza le potenzialità retoriche che le espressioni e i movimenti degli occhi rivestono nell’ambito delle teorie ciceroniane sull’actio: secondo l’Arpinate l’efficacia comunicativa dello sguardo sta nel fatto che esso risulta complementare ai verba e alla gestualità del corpo (de orat. III 222: quasi sermo corporis… qua re in hac nostra actione secundum vocem vultus valet), in quanto strumento di trasmissione dei sentimenti e delle emozioni che appartiene per natura a ogni uomo e che è in grado di superare le barriere linguistiche e culturali. Rosa 1989: Fabio Rosa, Le voci dell’oratore. Oratoria e spettacolo nell’excursus quintilianeo De pronuntiatione [I.O. XI,3], in AA.VV., “Scena e spettacolo nell’antichità”. Atti del Convegno Internazionale di Studio (Trento, 28-30 marzo 1988), Firenze 1989, 253-267. L’A. esamina le convergenze tra la professione dell’oratore e quella dell’attore, soffermandosi su quanto afferma Quintiliano in inst. XI 3: i riferimenti quintilianei alla prassi della scena sono stimolati dalla dimensione teatrale implicita nell’attività oratoria e le analogie tra le tecniche recitative e quelle dell’actio riguardano in modo particolare il gestus e la pronuntiatio. Il contributo analizza anche le connessioni tra Quintiliano e Cicerone sullo specifico argomento e prende spunto da altri studi simili. [FrMa, Mantelli 2020, p. 222]
Works:
Author initials: Rizzini 1998