Marco Celio al Bivio: prosopopea, pedagogia e modello allegorico nella ’Pro Caelio’ ciceroniana (con una nota allegorica su fam. 5, 12)

Author: Moretti, Gabriella
Title: Marco Celio al Bivio: prosopopea, pedagogia e modello allegorico nella ’Pro Caelio’ ciceroniana (con una nota allegorica su fam. 5, 12)
Review/Collection: "Maia", XXIX
Year edition: 2007
Pages: 289-308
Keywords: Histoire - Storia - History, Philosophie - Filosofia - Philosophy, Sources - Fonti - Sources
Description: [Abstract] Viene dimostrato, attraverso precisi riscontri testuali, come nelle prosopopee antitetiche del rigoristico Appio Claudio da una parte e del permissivo Clodio dall’altra, su Cicerone agisca un modello intellettuale di origine filosofica, il mito pedagogico di Eracle al Bivio e delle prosopopee del Piacere e della Virtù. In questo modo un’opposizione etica troppo astratta e troppo ellenizzante per il pubblico romano viene tradotta nella concreta opposizione fra due figure storiche e reali, entrambe appartenenti alla famiglia di Clodia, ma i cui due discorsi contrapposti valgono a rappresentare due stili di vita radicalmente contrari. Nell’intento di elaborare una sua proposta di educazione della gioventù romana, Cicerone attua una revisione del modello etico radicale dell’apologo di Eracle, optando per un modello educativo che, se esecra la dissolutezza, evita però un rigorismo eccessivo e impraticabile. Così nelle successive prosopopee del padre severo del tipo messo in scena da Cecilio Stazio e del padre indulgente di tipo terenziano, Cicerone sceglie il patruus dolce e permissivo degli Adelphoe. Un analogo rovesciamento ideologico, questa volta all’interno di un’allusione del tutto esplicita all’Apologo del Bivio, si ritrova anche in un testo ciceroniano cronologicamente vicino all’orazione, l’Epistola a Lucceio. La revisione ciceroniana del modello allegorico di Eracle al Bivio influenzerà quindi  la successiva  rilettura dell'Apologo attuata da Ovidio nell'elegia 3, 1 degli Amores.
Works:
Author initials: Moretti 2007