6/7 - 31 marzo 45: Cicerone nella villa di Astura è accasciato per la perdita della figlia, rifiuta la compagnia della moglie Publilia ed all’annunzio della sua visita alla fine del mese si allontana per evitarla: Att. XII, 15.
Cf. SCHMIDT 1893, 276; HÄFNER 1928, 16; DG 6, 250-251. 613; PETERSSON 521; 525; CIACERI 2, 298; CARCOPINO 1947, 1, 244-245; HOFFMANN 1959, 1918; BÜCHNER 1964, 350; 372; KUMANIECKI 1968, 27; GELZER 1969, 290-293; SB 1971, 204; KUMANIECKI 1972, 466-469; BL 8 (BEAUJEU), 240; STEINMETZ 1990, 141-142; MITCHELL 2, 283; FUHRMANN 219; MARINONE a. 45 A.
-Cicerone parte da Roma il 5 o il 6 ed arriva ad Astura il 6 o il 7:
-28 marzo: Publilia annuncia a Cicerone la sua intenzione di andarlo a visitare alla fine del mese. Questi, nonostante le insistenze dei parenti di lei, il 30 comunica ad Attico che per non vederla sarebbe partito il giorno seguente per la villa suburbana di L. Vibio Sicca e poi per il Ficulense di Attico stesso: Att. XII, 32, 1. 34, 1.
-Att. XII, 18a, 2: Cicerone ha redatto il proprio testamento e per questo ha ancora screzi con Terenzia.
Cf. BL 8 (BEAUJEU), 240; DIXON 1984, 78-101; MARINONE a. 45 n. 2.
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