Sino al 5/6 maggio 51: Roma > Tusculo > Arpino > Formia (?) > Minturno: Att. V, 1, 3. 5.
Cf. SCHMIDT 1893, 72; SCHICHE 1895, 5; DG 6, 99; BÜCHNER 1964, 317; GELZER 1969, 212; KUMANIECKI 1972, 379-387; HABICHT 75; FUHRMANN 166-167.
-Att. V, 3, 3: Cicerone lascia Roma:
-Attico accompagna Cicerone fino a Tuscolo, ove discutono di faccende finanziarie e familiari. Ad Arpino incontra Quinto, che da quel momento si accoda al fratello. Il giorno dopo partono per l’Arcano di Quinto, ove Cicerone è testimone imbarazzato di uno screzio tra questi e le moglie Pomponia ed ove pranza, pernottando ad Aquino: Att. V, 1, 3.
Cf. SCHICHE 1895, 4; DG 6, 99. 653; MÜNZER 1948a, 1300; GELZER 1969, 225; KUMANIECKI 1972, 380.
-Att. V, 1: Datazione delle tappe del viaggio:
-A Minturno Cicerone incontra A. Manlio Torquato: Att. V, 1, 5. 4, 4.
-Durante l’assenza Cicerone affida le sue finanze a Filotimo: Att. VI, 9, 2; VII, 1, 1. 3, 7.
Cf. DG 6, 349.
-Cicerone, che deve anche pagare la dote della figlia, decide di accontentare il suo creditore più importante, Cesare, per un debito di 800.000 sesterzi, contratto nell’anno 56 o 54: Att. V, 1, 2. 4, 3. 5, 2. 6, 2. 9, 2. 10, 4; VII, 3, 11. 8, 5.
Cf. DG 6, 99. 349. 351; LANGE 1972, 154; BENÖHR 1986, 30-35; MITCHELL 2, 191.
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