1° gennaio 57: Il console P. Cornelio Lentulo Spintere (che tiene i fasces nei mesi dispari) richiede il ritorno di Cicerone dall’esilio ed è appoggiato da L. Aurelio Cotta, Pompeo ed altri oratori, ma l’intervento del tribuno Sex. Atilio Serrano Gaviano, che chiede di avere una notte di tempo per riflettere, impedisce una decisione per tutto il mese di gennaio: fam. V, 4; dom. 68; Pis. 34; red. pop. 11-12; red. sen. 5; 8-9; Sest. 72-74; 84.
Cf. LANGE 1876, 3, 311; FRIEDRICH 1884, XIV; RAUSCHEN 1886, 9; DE BENEDETTI 1929, 775; DG 5, 660; STEIN 1930, 31; CIACERI 2, 66-67; GRIMAL 1967, 121-126; GELZER 1969, 145; STOCKTON 192; KUMANIECKI 1972, 296-297; GRUEN 1974, 107-109; LINTOTT 1974, 62-63; MITCHELL 1, 131; 2, 154; MEIER 1980, 177-178; BONNEFOND COUDRY 1989, 41; 70 n. 61; 208; MITCHELL 2, 151. 154; WILL 1991, 200; DE LIBERO 1992, 22; 25; 34; FUHRMANN 136; MARINONE a. 57 A.
-DE BENEDETTI 1929, 775: L’intercessio del tribuno avviene il 2 gennaio.
-GRIMAL 1967, 123: La sententia di L. Aurelio Cotta, approvata da tutti, prevede di votare un senatus consultum che incarichi i consoli di proporre una rogatio ai comizi centuriati, in grado di invalidare le contromisure previste dalla lex di Clodio: fam. VIII, 8, 5.
-GRIMAL 1967, 125-126; GRUEN 1974, 107-109; LINTOTT 1974, 62-63; MITCHELL 1, 131; 2, 154: Anche i tribuni P. Sestio e Milone aiutano Cicerone, come pure Pompeo, che oltre all’intervento del 1° gennaio, come duovir di Capua fa proclamare un decreto per il richiamo di Cicerone e si adopera similmente presso altri municipi: dom. 30; 75; Pis. 25, 80; red. sen. 29; red. pop. 10; Mil. 39; ASCON. 30, 9-10 ST. (= 30, 11-13 C).
