Aprile 52
Difesa di M. Saufeio in due processi de vi per l’uccisione di Clodio; delle due orazioni resta una sola testimonianza: ASCON. 45, 26 - 46, 6 ST. (= 54, 22 - 55, 10 C.).
Edizioni: SCHOELL (T) C 25-26; PUCCIONI (CSC) D 27; BELLARDI (UT) 3, 1118; CRAWFORD 1984, nn° 73-74.
Cf. FRIEDRICH 1884, XVII; CUCHEVAL 1902, 2, 122-123. 282; GRANRUD 1913, nn° 127-128; DG 6, 83; CIACERI 2, 157-158; BARDON 1952, 202, 3 B24; BÜCHNER 1964, 247; GELZER 1969, 210 (= RE 970); KUMANIECKI 1972, 366; GRUEN 1974, 343-344; RUEBEL 1979, 247-248; ALEXANDER 1990, nn° 313-314; HABICHT 75; MITCHELL 2, 201; FUHRMANN 172; MARINONE a. 52 B2.
-M. Saufeio, il miloniano che guida l’assalto definitivo a Clodio sulla via Appia, è accusato di omicidio in un primo procedimento secondo la lex Pompeia de vi (con la difesa di Cicerone e di M. Celio Rufo) e, dopo l’assoluzione, secondo la precedente lex Plautia de vi (con diversi accusatori e con la difesa di Cicerone e di M. Terenzio Varrone Gibba), ed è nuovamente assolto. -CRAWFORD 1984, 220: Cicerone non pubblica la sua orazione.
Datazioni
-DG 6, 83: Il processo si svolge dopo quello contro Milone (4-8 aprile). -RUEBEL 1979, 244-247; ALEXANDER 1990, nn° 313-314: Primo processo circa 12 aprile o poco dopo; secondo circa 18 aprile o poco dopo, ipotizzando che l’accusa sia stata presentata immediatamente dopo la condanna di Milone secondo la lex Plautia de vi.
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