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[Pro Sempronio Atratino] 

 

 

Anno 56 

 

Presunta difesa di L. Sempronio Atratino, da identificarsi con l’orazione Pro Bestia V: Cael. 1; 7. 

 

CfCUCHEVAL 1902, 2, 281; GRANRUD 1913, n° 7; DG 5, 686; CRAWFORD 1984, 323. 

 

 

-Cael 1: M. Celio Rufo è accusato ab eius filio quem ipse in iudicium et vocet [Pro Bestia VI] et vocarit [Pro Bestia V].

-Cael. 7: Tecum, Atratine, agam lenius, quod et pudor tuus moderatur orationi meae et meum erga te parentemque tuum beneficium tueri debeo.

 

 

-Dal momento che in Cael. 7 è fatta menzione del beneficium nei confronti del padre di L. Sempronio Atratino (che sostiene l’accusa contro M. Celio Rufo), fu postulata l’esistenza di un’orazione Pro Sempronio Atratino (accolta nelle sillogi ottocentesche sino a Baiter Kayser), sinché non fu stabilito che il padre naturale di L. Sempronio Atratino prima dell’adozione nella gens Sempronia altri non era che L. Calpurnio Bestia

Cf. G in DG 5, 686 n. 8.

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Accolgono l’orazione: CUCHEVAL 1902, 2, 281 (senza datatazione esplicita, ma tra le orazioni datate all’anno 56); GRANRUD 1913, n° 7; D in DG 5, 686 

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Rifiutano l’orazione: G in DG 5, 686 n. 8 (da identificarsi con la difesa di L. Calpurnio Bestia dell’11 febbraio 56); CRAWFORD 1984, 323 (orazione inesistente).

 

 

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