Autunno 57 - inizio anno 56 (prima dell’orazione De provinciis consularibus): Cicerone fa decretare dal senato quindici giornate di ringraziamento in onore di Cesare, per cui forse tiene un discorso come già per Pompeo.
Anno 56 (o fine 57; meno probabilmente anno 54): Cicerone difende M. Cispio.
Prima metà di gennaio: Cicerone ha male agli occhi (lippitudo): Q.f. II, 2, 1.
13-14-15 gennaio e 2-7 febbraio: Cicerone partecipa attivamente alle sedute del senato; interviene il 13 e 14 gennaio sulla questione del regno d’Egitto, per cui appoggia il conferimento dell’operazione a P. Cornelio Lentulo Spintere.
2 febbraio: Cicerone è presente al processo de vi contro Milone, intentato da Clodio. Non è certo che Cicerone vi abbia pronunciato un’orazione.
11 febbraio: Cicerone difende L. Calpurnio Bestia per la quinta volta. Da identificarsi con questa orazione una presunta difesa di L. Sempronio Atratino.
Durante il processo contro P. Sestio (10 febbraio - 14 marzo): Cicerone interroga P. Vatinio.
Marzo: Il figlio Marco ed il nipote Quinto prendono lezioni elementari dal liberto Tirannione. Quando trova del tempo libero, anche Cicerone insegna loro: Q.f. II, 4, 2. 12, 2.
11 - 14 marzo: Cicerone difende P. Sestio.
Prima del 4 aprile: Cicerone difende P. Asicio.
4 aprile: Cicerone difende M. Celio Rufo.
4 aprile: Tullia è fidanzata con P. Furio Crassipede: Q.f. II, 4, 2. 5, 1; fam. I, 7, 11.
5 aprile: Cicerone interviene in senato contro l’applicazione della legge agraria (sostenuta da Cesare) per le terre della Campania, ottenendo un rinvio della discussione al 15 maggio.
6 aprile: Cicerone offre un pranzo per il fidanzamento della figlia; non è certo in che mese si celebri il matrimonio: Q.f. II, 5, 2.
[7 o] 8 aprile: Cicerone si incontra con Pompeo: fam. I, 9, 9; Q.f. II, 5, 3.
8 o 9 aprile: Cicerone, probabilmente per evitare di presenziare al convegno dei triumviri a Lucca, si trasferisce nelle sue ville, da cui è costretto a rientrare alla notizia che le bande di Clodio hanno assalito la sua casa sul Palatino, validamente difesa da Milone (ma non è chiaro quando ciò sia avvenuto): Q.f. II, 5, 4; D.CASS. XXXIX, 20, 3.
Fine aprile - metà maggio: Cicerone tramite il fratello riceve pressioni da un uomo di fiducia di Pompeo a non ostacolare la politica di Cesare: fam. I, 9, 9-10.
Dopo aprile: Cicerone difende L. Calpurnio Bestia in un altro processo.
Aprile-settembre: Cicerone, parlando in senato del responso degli aruspici ne ritorce il significato contro Clodio.
15/16 maggio: Cicerone resta assente dalle sedute del senato sul problema della distribuzione delle terre in Campania: Q.f. II, 6, 2.
Verso fine maggio: Il fratello Quinto, legato di Pompeo in Sardegna, rientra a Roma: Q.f. II, 6, 1.
Verso fine maggio o inizio giugno e comunque prima dell’orazione De provinciis consularibus: Cicerone forse tiene in senato un discorso a elogio di Cesare.
Verso fine maggio o giugno: Cicerone sostiene in senato le richieste di Cesare.
Giugno (?): Cicerone manda ad Attico un esemplare della sua Palinûd°a: Att. IV, 5, 1.
Giugno: Cicerone è in campagna e si occupa di sistemare la sua biblioteca di Anzio: Att. IV, 4 a. 5, 3. 8, 2.
Inizio estate 56 o aprile 55: Cicerone prega L. Lucceio di scrivere una storia della sua vita dalla congiura di Catilina al ritorno dall’esilio, e questi accetta: Att. IV, 6, 4; fam. V, 12.
2 luglio: Cicerone sostiene la candidatura di Milone alla pretura: Att. IV, 12.
Secondo semestre (probabilmente settembre): Cicerone difende L. Cornelio Balbo.
Probabilmente verso fine anno: Cicerone fa asportare dal Campidoglio le tavole di bronzo con il decreto per il suo esilio, insieme con altre relative alla legazione di Catone a Cipro: PLUT. Cat. Min. 40, 1; Cic. 34, 1; D.CASS. XXXIX, 21, 2-4.
Anno 56 (meno probabilmente 55): Cicerone, difendendosi in senato dall’accusa di Clodio di aver fatto distruggere le tavole di bronzo con il decreto per il suo esilio, dichiara illegali tutti gli atti di Clodio come tribuno della plebe.
Novembre 56 - dicembre 54: Cicerone lavora al poema De temporibus suis.
Fine anno 56 o inizio 55: Cicerone in senato si oppone (probabilmente più volte) alla candidatura a pretore di P. Vatinio.
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