8 o 9 aprile 56: Cicerone, probabilmente per evitare di presenziare al convegno dei triumviri a Lucca o per sottrarsi alla decisione sulla legge agraria, si trasferisce nelle sue ville, con l’intenzione di tornare a Roma solo per il processo di Milone del 6 maggio. È costretto a rientrare alla notizia che le bande di Clodio hanno assalito la sua casa sul Palatino, validamente difesa da Milone, ma non è chiaro quando ciò sia avvenuto: Q.f. II, 5, 4; D.CASS. XXXIX, 20, 3.
Cf. LANGE 1876, 3, 330; RAUSCHEN 1886, n. 47; STERNKOPF 1904, 408; 413; MEYER 1922, 139 n.; BUTLER-CARY 1924, 104; DG 5, 676-677. 681. 694; 6, 346; STEIN 1930, 97-98; GELZER 1937, 1-9; CIACERI 2, 74 n. 3. 96; KUMANECKI 1959, 152; TUPET 1966, 241; GELZER 1969, 167; 174; KUMANIECKI 1972, 316; LINTOTT 1974, 64; RUEBEL 1975, 622-624; SALZMAN 1982, 303; CARCOPINO 1990, 271-272; MARINONE a. 56 A.
-Q.f. II, 5, 4: Cicerone, già in viaggio, informa il fratello dei suoi spostamenti: è diretto ad Anagni, con l’intenzione di recarsi a Laterio [dove c’era una villa del fratello, Att. X, 1, 1] e poi ad Arpino, per restarvi cinque giorni. Intende poi recarsi al Pompeianum e nel ritorno al Cumanum, così da essere a Roma per il 6 maggio, un giorno prima della quarta seduta del processo contro Milone e rivedere Quinto ritornato dalla Sardegna. -D.CASS. XXXIX, 20, 3: Si fa menzione dell’attacco delle bande di Clodio alla casa di Cicerone, ma senza indicazioni cronologiche precise.
-La data della partenza di Cicerone dipende da Q.f. II, 5:
-Ritorno a Roma:
-In Q.f. II, 5, 4 Cicerone menziona il Cumanum per la prima volta.
Cf. SCHMIDT 1899, 480-481; CARCOPINO 1947, 1, 84.
-RUEBEL 1975, 624: Cicerone è informato dell’esito della conferenza di Lucca ad Anzio da Attico il 25/26 aprile.
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