5 aprile 56
Discorso in senato per aggiornare al 15 maggio la discussione della legge agraria per le terre della Campania sostenuta da Cesare: ne resta solo testimonianza: fam. I, 9, 8; Q.f. II, 5, 1.
Edizioni: CRAWFORD 1984, n° 53.
Cf. MOMMSEN 1854, 318; LANGE 1876, 3, 325-326; RAUSCHEN 1886, 13; TP 2, XV; GRANRUD 1913, n° 4; PETERSSON 331; HOLMES 1923, 2, 72-73; DE BENEDETTI 1929, 788; DG 3, 238; 5, 676; STEIN 1930, 40; CIACERI 2, 99; CARCOPINO 1947, 1, 327; BALSDON 1957, 18-20; STOCKTON 1962, 471-489; MICHELS 1967, 57; GELZER 1969, 164; MITCHELL 1969, 298-308; STOCKTON 206-208; KUMANIECKI 1972, 315; MEIER 1980, 182; MITTELSTADT 1985, 14; BONNEFOND-COUDRY 1989, 209; CARCOPINO 1990, 267-268; HABICHT 66-67; MITCHELL 2, 168; FUHRMANN 145; RYAN 1998, 370; MARINONE a. 56 B9.
-La questione della distribuzione dell’ager Campanus è presentata in senato a dicembre dal tribuno P. Rutilio Lupo [n° 27]; viene poi discussa nuovamente il 5 aprile, quando Cicerone ottiene l’aggiornamento, contro gli interessi di Cesare e Pompeo. Il 15 maggio Cicerone, forse dietro invito di Cesare o di Pompeo, non si presenta in senato: fam.
-Q.f. II, 5, 1: Non. Apr. senatus consulto Pompeio pecunia decreta in rem frumentariam ad HS ©©©©. Sed eodem die vehementer actum de agro Campano clamore senatus prope contionali.
-Fam. I, 9, 8: Quin etiam Marcellino et Philippo consulibus Non. Aprile. mihi est senatus adsensus ut de agro Campano frequenti senatu Id. Mai. referretur.
-MOMMSEN 1854, 318: 6 aprile.
-BALSDON 1957, 18-20: Si sostiene che Cicerone non abbia neppure preso la parola in questa occasione, dal momento che, riferendo gli avvenimenti in senato al fratello (Q.f. II, 5), non fa menzione di un suo discorso. Solo dopo due anni, nella lettera a Lentulo Spintere (fam. I, 9, 8-9), Cicerone per ragioni politiche afferma di aver tenuto un comportamento più marcato. -STOCKTON 1962, 471-498: Si confutano (persuasivamente secondo MARINONE a. 56 B9) le argomentazione di BALSDON 1957. -MITCHELL 1969, 298-308: Riprendendo le argomentazioni di BALSDON 1957, si sostiene che Cicerone abbia giocato un ruolo secondario, limitandosi a proporre in senato l’aggiornamento della discussione, senza un disegno politico particolare. -CRAWFORD 1984, 153-156: Cicerone pronuncia un discorso, ma non lo pubblica per ragioni di prudenza politica.
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