Anno 56 (meno probabilmente 55): Cicerone, difendendosi in senato dall’accusa di Clodio di aver fatto distruggere le tavole di bronzo con il decreto per il suo esilio, dichiara illegali tutti gli atti di Clodio come tribuno della plebe.
Novembre 56 - dicembre 54: Cicerone lavora al poema De temporibus suis.
Fine anno 56 o inizio 55: Cicerone in senato si oppone (probabilmente più volte) alla candidatura a pretore di P. Vatinio.
Febbraio: Cicerone si riconcilia con P. Vatinio per intercessione di Pompeo: fam. I, 9, 19.
Metà aprile - metà maggio: Cicerone in giro per le sue ville in Campania frequenta la biblioteca di Fausto Silla ad Anzio: Att. IV, 10, 1.
22 (e forse 25 o 27) aprile: Cicerone a Cuma discute la situazione politica con Pompeo: Att. IV, 9, 1. 10, 2. 11, 1.
Inizio estate 56 o aprile 55: Cicerone prega L. Lucceio di scrivere una storia della sua vita dalla congiura di Catilina al ritorno dall’esilio, e questi accetta: Att. IV, 6, 4; fam. V, 12.
Maggio: Tramite Attico, Cicerone invia un liber a L. Lucceio, probabilmente sul proprio consolato: Att. IV, 11, 2.
Fine settembre: Cicerone, attaccato in senato da L. Calpurnio Pisone Cesonino, gli risponde con un’invettiva.
Fine settembre - ottobre: Su invito di Pompeo Cicerone difende L. Caninio Gallo.
Ottobre (meno probabilmente agosto): Cicerone assiste ai giochi offerti da Pompeo per l’inaugurazione del suo teatro e del tempio di Venere vincitrice: fam. VII, 1, 1-3.
14 novembre: Cicerone arriva al Tusculanum: Att. IV, 13, 1.
Metà novembre: Cicerone consegna ad Attico il testo finito del trattato De oratore.
18 novembre: Cicerone presenzia a Roma alle nozze di Milone con Fausta, figlia di Silla: Att. IV, 13, 1.
Probabilmente poco dopo il De oratore: Cicerone scrive l’introduzione ad un trattato giuridico.
Novembre/dicembre: Cicerone è a cena con Crasso in partenza per la Siria nel giardino di suo genero P. Furio Crassipede sulla via Appia: fam. I, 9, 20; PLUT. Cic. 26, 1.
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