6 aprile 56: Cicerone offre un pranzo per il fidanzamento della figlia Tullia con P. Furio Crassipede; non è certo quando si celebrino le nozze: Q.f. II, 5, 2.
Cf. PETERSSON 524; DG 6, 615. 667; GROEBE 1948b, 1330; MÜNZER 1948b, 1307; TUPET 1966, 244; SB Att. 2, 186-187; KUMANIECKI 1972, 315; DIXON 1984, 88 n. 46; CLARK 1991, 31-38; MITCHELL 2, 198 n. 149; MARINONE a. 56 A.
-Il nipote Quinto è malato e non può essere presente al pranzo di fidanzamento: Att. IV, 7, 1; Q.f. II, 5, 2.
Cf. DG 6, 667; MÜNZER 1948b, 1307.
-Dalla medesima lettera si ha notizia di discordie tra Terenzia e Pomponia: Q.f. II, 5, 2.
Cf. DG 6, 606; NEUBAUER 1909, 216; WEINSTOCK 1934, 712.
-I rapporti di Cicerone con il nuovo genero Crassipede sono ottimi nei primi anni: Att. IV, 12; fam. I, 9, 20; Q.f. III, 7, 1.
Cf. CLARK 1991, 31.
-DIXON 1984, 88 n.46: Anno 55 [sic]
-Le nozze hanno luogo:
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