De finibus bonorum et malorum

Titolo: De finibus bonorum et malorum
Tipo opera: Cicerone - I - Opere
Descrizione: L'opera, composta nel 45 a. C., si articola in cinque libri ed è divisa in tre dialoghi: i primi due libri vertono sull'etica epicurea, esposta nel primo da Lucio Torquato e criticata nel libro seguente dallo stesso Cicerone; il secondo dialogo vede nel terzo libro Catone l'Uticense illustrare l'etica stoica , ricevendo le obiezioni di Cicerone nel quarto. L'ultimo dialogo è invece contenuto nel solo quinto libro, dove Calpurnio Pisone discorre sul sistema etico dell'Accademia e del Peripato. [AntOrl]
Parole chiave: Philologie - Filologia - Philology, Religion - Religione - Religion, Sources - Fonti - Sources
Riferimenti storici:

A partire dalla primavera del 45 a.C. Marco Tullio Cicerone, dopo la -ennesima- vittoria di Cesare a Munda, decide di defilarsi ancora di più dalla scena politica; comincia in questo periodo un circolo di villeggiatura fra Tuscolo, Arpino e Astura. Sarà nel giro di pochi mesi che l’Arpinate comporrà le sue maggiori opere filosofiche. Il de finibus bonorum et malorum viene partorito nella sua struttura definitiva (in contemporanea con gli Academica) in piena estate.
Il tempo di composizione dell’opera, straordinariamente veloce, ha fatto sentire molta critica letteraria libera di dedurne uno scarso impegno di fondo. A testimonianza di questa interpretazione è stata spesso chiamata in causa Att. 12, 52, 3: apographa sunt, minore labore fiunt; verba tantum adfero, quibus abundo.
Tuttavia sembra evidente che Cicerone usasse, nei confronti del suo più caro amico, una vistosa autoironia, applicata qui allo sforzo dello stesso autore, che riponeva invece molte speranze nel progetto di fondare una morale filosofica salda in Roma.
[AntOrl]


Bibliografie: