Work type: Cicero - III - Works known by other authors
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Q. Cecilio Metello Pio Scipione Nasica (RE n° 90; MRR 2, 540) fu processato nel 60 in base alla lex Tullia de ambitu per brogli elettorali. L’accusatore era M. Favonio (RE n° 1; MRR 2, 565; MRR Suppl. 24), che sperava, facendo condannare il rivale, di causare delle nuove elezioni. A uscire vincitore dal processo fu però Scipione (cf. Ad Att. 2, 2, 9).
Non è chiaro il motivo per cui Cicerone abbia deciso di difendere Scipione contro Favonio, che in precedenza aveva appoggiato e che era schierato con M. Porcio Catone (RE n° 16; MRR 2, 606; MRR Suppl. 49-50). Crawford 1984 indica tra i motivi di Cicerone per non pubblicare l’orazione la volontà di non arrecare imbarazzo a Favonio e di non recare un’offesa a Catone.
Bibliografia: Crawford 1984 = J. W. Crawford, M. Tullius Cicero: The lost and unpublished orations, Göttingen 1984, n° 34. [CorSen]
Keywords: Droit - Diritto - Law