Gennaio-settembre 47: Cic è preoccupato per i rapporti con Terenzia e per il matrimonio di Tullia: Att. XI, 16, 5; 21, 1. 22, 2. 23, 1-3. 24, 2-3. 25, 3; fam. IX, 9, 1; XIV, 8. 10. 13. 21; PLUT. Cic. 41, 2-3.
Cf. SCHMIDT 1898, 182; NEUBAUER 1909, 223; DG 6, 621; WEINSTOCK 1934, 713; GROEBE 1948b, 1333; FALLU 1973, 220 n. 66; GELZER 1969, 261
-Giugno 48 - giugno 47: Per Tullia Cicerone trova sostegno solo in Attico.
-Giugno: Terenzia è malata: fam. IX, 9, 1; XIV, 8. 21.
Cf. SCHMIDT 1898, 182; NEUBAUER 1909, 223.
-Giugno: Cicerone accusa di avarizia Terenzia, che a suo dire fa mancare il necessario alla figlia: Att. XI, 16, 5; PLUT. Cic. 41, 2-3.
-Giugno-agosto: Con l’aiuto di Attico Cicerone cerca di influenzare la moglie a compilare un testamento Att. XI, 16, 5. 21, 1. 22, 2. 23, 1. 24, 2-3. 25, 3.
Cf. WEINSTOCK 1934, 713; FALLU 1973, 220 n. 66.
-Dopo 12 giugno: Cicerone paga il secondo terzo della dote a Dolabella, ma pensa anche al divorzio della figlia, pur avendo paura del potere del genero come tribuno della plebe: Att. XI, 23, 3. 25, 3; fam. XIV, 1
Cf. DG 6, 621; GROEBE 1948b, 1333; GELZER 1969, 261.
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