Anno 63: Cicerone come console forse dà l’avvio ai lavori per la costruzione delle mura di Ostia, completate da Clodio nel 58: CIL XIV, 4707.
Cf. ZEVI 1997, 76-112; KARDOS 1998, 247-248.
-ZEVI 1997, 99-112 (seguito da KARDOS 1998, 247-248): Si propone una nuova ricostruzione dell’iscrizione (d’epoca imperiale) della Porta Romana di Ostia, in base alla quale si suppone che a Cicerone un senatus consultum avrebbe dato l’incarico di sovrintendere all’edificazione delle mura di Ostia, resa necessaria dal pericolo di nuove incursioni dei pirati cilici dopo quella dell’anno 67. I lavori sarebbero stati conclusi da Clodio come tribuno della plebe nel 58 e la presenza del suo nome nell’iscrizione accanto a quello di Cicerone riporterebbe alla sua «politica di autoaffermazione» ai danni del principale avversario politico, come nel caso della distruzione della casa di Cicerone sul Palatino. Sarebbe a questo a cui si riferirebbero fam. I, 9, 15 ed har. 58 (vestris [i.e. senatus] monumentis suum nomen inscripsit [i.e. Clodius]).
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