Anno indeterminato, prima del 48
Difesa di C. Popillio Lenate; dell’orazione restano solo testimonianze: SEN. contr. VII, 2, 1. 8; suas. 6, 20; VAL. MAX. V, 3, 4; PLUT. Cic. 48; APP. B.C. IV, 19-20; D.CASS. XLVII, 11, 1-2.
Edizioni: SCHOELL (T) C 23; PUCCIONI (CSC) D 37; BELLARDI (UT) 4, 684; CRAWFORD 1984, n° 81.
Cf. GRANRUD 1913, n° 59; BARDON 1952, 202, 3 B21; VOLKMANN 1953, 54-57; GRUEN 1974, 529-530; WINTERBOTTOM 1985, 299; ALEXANDER 1990, n° 386; WRIGHT 2002, 436-447; MARINONE a. indet. B16.
Natura del processo
-Cicerone, dietro richiesta di M. Celio Rufo, difende Popillio in una causa civile (piuttosto che in un processo per parricidio). Popillio, che sarà tra i sicari di Cicerone, viene assolto: SEN. contr. VII, 2, 1.
-L’accusa di parricidio è testimoniata da PLUT. Cic. 48, 1. Cf. GRUEN 1974, 529-530 (dubitativamente); MARINONE a. indet. B16. -La causa civile è testimoniata da SEN. contr. VII, 2, 8, che respinge esplicitamente l’accusa di parricidio, come invenzione posteriore dei retori: Popillium pauci ex historicis tradiderunt [...] non parricidi reum a Cicerone defensum, sed in privato iudicio: declamatoribus placuit parricidi reum fuisse. Cf. VOLKMANN 1953, 54-57.
Datazioni
-In SEN. suas. 6, 20 è riportato un frammento di Bruttedio Nigro (frg. 1 PETER), secondo il quale la difesa avviene paulo ante l’uccisione di Cicerone.
-GRUEN 1974, 530; CRAWFORD 1984, 238; ALEXANDER 1990, n° 386 n. 1: Il terminus ante del 48 è stabilito grazie alla menzione in VAL. MAX. V, 3, 4 di M. Celio Rufo, morto in quell’anno. -WRIGHT 2002, 436-447: si avanzano dubbi sia sullo svolgimento del processo sia sull’esistenza storica stessa di Popillio.
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