Anno indeterminato
Un titolo menzionato con lezione incerta da Prisciano (GL II, 267, 5: chorographia; hortographia; ortographia; cosmographia), che ne cita poco più di una riga, probabilmente da mettere in relazione con gli studi di geografia progettati nell’anno 59: Att. II, 4, 1. 3. 6, 1. 7, 1. 20, 6. 22, 7.
Edizioni: MÜLLER (T) F 12; GARBARINO (CSC) C 3.
Cf. MÜNZER 1897, 172; PETERSSON 351; 364; HÄFNER 1928, 30-33; DG 5, 604-607; COLEMAN 1939, 213 n. 1; ZIEGLER 1949, 1165; BARDON 1952, 202, 5, 1; BÜCHNER 1964, 288 (= RE 1271); HEESEN 1965, 122-123; NISBET 1965, 56; SB Att. 1, 394; GELZER 1969, 125; SB 1971, 51; KUMANIECKI 1972, 268-269; SOUBIRAN (BL), 17-21; 236; WIKARJAK 1980, 541-546; PHILLIPS 1986, 229-230; MITCHELL 2, 121 n. 69; MARINONE a. indet. B23; RASCHIERI 2008, 57-62.
Datazioni
-Att. II, 4, 1. 3. 6, 1. 7, 1: Cicerone intende scrivere un’opera di geografia, ma, a causa delle difficoltà incontrate nel reperimento e nella comprensione delle fonti greche (tra cui Eratostene, Serapione, Ipparco ed Alessandro di Efeso, detto Lychnos), non pare aver neppure incominciato a scrivere.
-Att. II, 20, 6. 22, 7: Cicerone è ancora alle prese con le difficoltà delle fonti greche per la sua opera di geografia, soprattutto Alessandro di Efeso.
-PETERSSON 351: Da Att. II, 4, 1. 3. 6, 1. 7, 1. 20, 6. 22, 7 si può forse datare la composizione dell’opera di geografia all’anno 59. -HÄFNER 1928, 30-32: Gli studi di geografia progettati nell’anno 59 probabilmente si riferiscono ad un epos scientifico, incominciato già prima di Att. II, 4, ma subito abbandonato. Non è da identificare con l’opera di titolo incerto ricordata da PRISC. GL II, 267, 5. -COLEMAN 1939, 213 n. 1: L’opera è iniziata nell’anno 59; non si conosce l’epoca del suo completamento. -WIKARJAK 1980, 541-546: Opera geografica completata nell'anno 59. -GARBARINO (CSC), 31: Il fatto che Cicerone nell’anno 59 accenni ad un progetto per un’opera di geografia non consente di stabilirne con sicurezza la composizione a tale data. -RASCHIERI 2008, 62: L'intenzione di scrivere un'opera di geografia è messa in relazione con l'offerta, poi rifiutata da Cicerone, di recarsi in Egitto. Tuttavia, tale intenzione (contro WIKARJAK 1980, 541-546) non porta alla composizione di alcuna opera di tal genere, perché la lettura delle fonti geografiche, messegli a disposizione da Attico nei mesi di aprile-agosto, porta Cicerone a ritenere inadatti ad una rielaborazione retorica gli argomenti della geografia matematica: Att. II, 6, 2. 12, 3.
Admiranda, Chorographia e Thalia maesta o Qaumast€
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