28 aprile 53 (meno probabilmente 54): Cicerone affranca il suo schiavo Tirone: fam. XVI, 16.
Cf. GURLITT 1901, 549; DG 6, 356-357; TP 6, 329-330; GROEBE 1948a, 1319; GELZER 1969, 192 n. 185; TREGGIARI 1969a, 200; TREGGIARI 1969b, 261; KUMANIECKI 1972, 358; MAC DERMOTT 1972c, 260-261; SB fam. 1, 344; KP 5, 862; MITCHELL 2, 233 n. 6; FUHRMANN 174; MARINONE a. 53 A.
-Tirone viene affrancato dopo il 59 (data della manumissio di Stazio), anno in cui risulta ancora schiavo (Att. II, 18, 4. 19, 1; Q.f. I, 2, 3), durante un’assenza di Quinto. La base per la definizione dell’anno è la data di fam. XVI, 16, mentre la data del 28 aprile risulterebbe da fam. XVI, 10, 1 (ego in Formiano a.d. III Kal. esse volo. Ibi te ut firmum offendam, mi Tiro, effice). -All’epoca dell’affrancamento Tirone è malato e dopo la liberazione riceve congratulazioni anche da Quinto
-GURLITT 1901, 549: Dopo il 13 aprile 53, sulla base di fam. XVI, 14, 2 (nel 54 Quinto si trova ancora a Roma, non già in Gallia come legato). -TP 6, 330: Anno 53. -D in DG 6, 357 n. 6: Anno 54. -G in DG 6, 356; GROEBE 1948 a, 1319; KP 5, 862: 28 aprile 53. -TREGGIARI 1969b, 261: Metà aprile anno 54, ma forse anche anno 53; la cerimonia si svolge probabilmente al Formianum, in modo informale, a meno che la presenza di Pompeo come proconsole non permetta una manumissio per vindictam formale: fam. XVI, 10, 2. -MAC DERMOTT 1972c, 260: Dopo fam. XVI, 14. -SB fam. 1, 344: 28 aprile 53 o poco dopo. -FUHRMANN 174: Tirone è liberato «alcuni anni prima» del viaggio in Cilicia. -MARINONE a. 53 A: Nella primavera del 54.
|
Per chiudere la CC-CD premi ALT+F4 |