Luglio-settembre 54: Il fratello Quinto in Gallia partecipa alle operazioni militari in Britannia e compone opere in versi: Q.f. III, 1, 13. 5, 7.
Cf. KAPELLE 1906, 6-7; DG 6, 651. 665; MÜNZER 1948a, 1295-1296; 1306; BL 3 (CONSTANS), 114; BROUGHTON 1952, 2, 226; ALLEN 1955; WISEMAN 1966, 108; MARINONE a. 54 A.
-Forse già prima di andare in Gallia Quinto scrive un’Electra ed un’altra tragedia (forse Troades); in seguito informa Cicerone di averne composte quattro in 16 giorni: Q.f. III, 5, 7. -Dalla Britannia spedisce a C. Oppio una Erigona, che però va perduta durante il viaggio: Q.f. III, 1, 13. 5, 7. 7 (9), 6. -Agosto - ottobre: Mentre Cicerone è impegnato a scrivere un poema sulla spedizione in Britannia, anche il fratello pensa di dedicarsi ad una composizione similare e chiede aiuto e consiglio a Cicerone; il poema non fu probailmente mai portato a termine: Q.f. II, 15, 4; III, 4, 4. 5, 4. -Gli unici versi di Quinto superstiti (una ventina di esametri di argomento astronomico riportati in AUSON. ecl. 25) mostrano piuttosto contatti con gli Aratea di Cicerone.
Cf. EWBANK 1933, 21-22; ALLEN 1955; COURTNEY 1993, 179-181; BYRNE 1998, 133-136.
-Quinto scrive diverse volte a Cicerone:
-WISEMAN 1966, 108: A giugno Quinto si pente di aver deciso di seguire Cesare, ma a fine agosto, dopo un colloquio con lui, decide di rimanere: Q.f. II, 14, 2-3; III, 1, 17.
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