19 marzo 43
Supposto discorso in senato, di cui resta una sola dubbia testimonianza: fam. XII, 25, 1.
Edizioni: CRAWFORD 1984, n° 86.
Cf. DG 6, 318; GELZER 1969, 385; BONNEFOND-COUDRY 1989, 217; RYAN 1998, 375; MALASPINA 2001, 183; MARINONE a. 43, B4.
-Il senato ribadisce la decisione presa il 20 dicembre 44 per impulso di Cicerone (Philippica III): Q. Cornificio è confermato governatore della provincia Africa vetus contro M. Antonio che ne ha deciso l’allontanamento e ne disturba le azioni: fam. XII, 23, 1. -Nella medesima seduta il senato stabilisce che venga ricollocata sul Palatino la statua di Minerva (che Cicerone aveva consacrata prima di partire per l’esilio nel 58), abbattuta dal vento all’inizio dell’anno: fam. XII, 25, 1.
Fam. XII, 25, 1: Quinquatribus [19 marzo] frequenti senatu causam tuam egi, non invita Minerva; etenim eo ipso die senatus decrevit ut Minerva nostra, custos urbis, quam turbo deiecerat, restitueretur. Pansa tuas litteras recitavit. magna senatus approbatio consecuta est cum summo meo gaudio.
-CRAWFORD 1984, 252-253: Prima della lettura della missiva Cicerone pronuncia un discorso che poi non pubblica. -MALASPINA 2001, 183: Non c’è modo di stabilire se l’espressione causam tuam egi significa “ho perorato la tua causa” (come inteso da CRAWFORD 1984) ovvero “ho curato i tuoi interessi” o simili, in riferimento solo alla lettura ed all’approbatio; di conseguenza, non è certo che Cicerone abbia tenuto un discorso De Cornificio.
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