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Epistula ad Caesarem de consiliis* 

 

 

Maggio 45 

 

Lettera politica di consigli a Cesare, mai pubblicata, di cui restano solo testimonianze: Att. XII, 40, 2. 51, 2. 52, 2; XIII, 1, 3. 26, 2. 27, 1. 28, 2. 31, 3.

 

Cf. LANGE 1876, 3, 467; SCHMIDT 1893, 61-64; 285-289; MÜNZER 1900, 1266; TP 5, XXI; HOLMES 1923, 3, 316-317; HÄFNER 1928, 42-48; DG 6, 286; PHILIPPSON RE, 1134; BROŻEK 1961, 179-184; BÜCHNER 1964, 502 (=RE 1270); GELZER 1969, 315-316; BRINGMANN 1971, 185; SB 1971, 219; STOCKTON 275; HABICHT 91; STEINMETZ 1990, 142; MITCHELL 2, 284-285; BOTERMANN 1992, 187-188; LÉVY 1997, 195; MARINONE a. 45 B6.

 

 

-Att. XII, 40, 2: Ad inizio maggio, dietro consiglio di Attico, Cicerone, che si trova ad Astura, cerca di scrivere un’opera sulla costituzione e l’amministrazione dello stato per Cesare.

-Att. XII, 51, 2. 52, 2; XIII, 1, 3. 26, 2. 27, 1. 28, 2: Dopo molti sforzi, dal 14 al 20 maggio Cicerone riesce a comporre un testo che sottopone al giudizio di Attico, che a sua volta chiede il parere di L. Cornelio Balbo e C. Oppio.

-Att. XIII, 31, 3: Le correzioni proposte sono così numerose che il 28 maggio Cicerone abbandona il progetto e non spedisce l’opera a Cesare, allora in Spagna. 

 

 

-HÄFNER 1928, 42-48: Cicerone progetta la lettera già ad aprile; sino al 13 maggio la compone, poi la spedisce ad Attico. L’opera è abbandonata perché superata dall’ideazione del Dialogus more Dicaearchi, a maggio.

-GELZER 1969, 315-316; BRINGMANN 1971, 185: La lettera è terminata il 14 maggio, sulla base di Att. XIII, 26, 2.

-HABICHT 91: Dopo l’inizio di maggio (Anticato di Cesare).

-STEINMETZ 1990, 142: Cicerone termina un abbozzo il 20 maggio; il 28 maggio Cicerone ritira la lettera.

 

 

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