28 marzo: Cicerone nel Formianum si incontra con Cesare: Att. IX, 18, 1. 19, 4; X, 1, 3; fam. IV, 1, 1.
Cf. STERNKOPF 1884, n. 133; ZIEHEN 1887, 9; SCHMIDT 1893, 161; BARDT 1902, 12; NEUBAUER 1909, 220; DUFF 1914, 157; TP 4, XXXVI; PETERSSON 491; HOLMES 1923, 3, 41; DG 6, 188. 655; CIACERI 2, 239-240; GROEBE 1948b, 1332; MÜNZER 1948a, 1301; BROUGHTON 1952, 2, 264; SB Att. 4, 434. 461; GELZER 1969, 253; STOCKTON 259; KUMANIECKI 1972, 418-419; 421; HABICHT 80; MITCHELL 2, 258; GOTTER 1996, 121 n. 115; FUHRMANN 194; MARINONE a. 49 A.
-L’incontro si conclude con un nulla di fatto: Cesare non riesce a convincere Cicerone alla collaborazione ed a partecipare il 1° aprile ad una seduta del senato.
-Il fratello Quinto si trova nel Formianum ma non è presente al colloquio.
Cf. DG 6, 655; MÜNZER 1948a, 1301.
-Attorno al 28 marzo: Cicerone manda Tullia e Terenzia a Roma e le affida ad Attico: Att. X, 1a. 2, 2. 8, 1.
Cf. NEUBAUER 1909, 220; DG 6, 607; GROEBE 1948b, 1332; SB Att. 4, 435.
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