Anni 61-58: Il fratello Quinto è governatore in Asia: Att. I, 15, 1. 17, 1 Q.f. I, 1; div. I, 58; Planc. 100; SUET. Aug. 3, 2; MACR. sat. II, 3, 4.
Cf. TP 1, 220; DG 5, 18; 6, 639-644. 661; MÜNZER 1948a, 1290; BROUGHTON 1952, 2, 181; GELZER 1969, 122; MAC DERMOTT 1971, 703; FUHRMANN 127; MAMOOJEE 1994, 23-24.
-Il seguito di Quinto è formato da: -Legati:
-Accompagnano Quinto anche L. Cesio, Cherippo, Pacuvio Antistio Labeone, Teopompo, il nomenclator Sulla: Q.f. I, 1, 14; I, 2, 4. 9. -Segue più tardi lo schiavo Stazio: Q.f. I, 2, 8.
-Quinto staziona a Efeso: Q.f. I, 2, 14.
-Sorgono malintesi fra Quinto ed Attico, che si rifiuta di seguirlo come legato nella provincia d’Asia: Att. I, 15, 1. 17, 1; NEP. Att. 6, 4.
Cf. TP 1, 220; MÜNZER 1948a, 1290.
-Come poi avrebbe fatto Cicerone in Cilicia negli anni 51-50, Quinto cerca di proteggere i provinciali dalle richieste dei pubblicani e dal vectigal aedilicium, ricevendo anche attestazioni di stima dai suoi amministrati: Q.f. I, 1, 26. 33. 35; 2, 14; Flac. 33.
Cf. MAMOOJEE 1994.
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