Anno 62: Cicerone, contraendo debiti, acquista una casa sul Palatino, già appartenuta a Crasso, e vi si stabilisce, lasciando al fratello la casa paterna alle Carinae: Att. I, 16, 10; fam. V, 6, 2; GELL. XII, 12, 2; PLUT. Cic. 8, 6.
Cf. LANGE 1876, 3, 259; FRIEDRICH 1884, XII; PETERSSON 206; DG 5, 543; 6, 334. 660; ALLEN 1944, 1-3; CARCOPINO 1947, 1, 74-75. 162; SCULLARD 1965, 15; GELZER 1969, 108; MAC DERMOTT 1971, 714; KUMANIECKI 1972, 182; 264; LANGE 1972, 152; WALCOT 1975, 120; 125; FUHRMANN 19; 116-117; MITCHELL 2, 91 n. 67. 116-117; ŁOPOSZKO 1993, 142-148; PAPI 1995, 202-203; HALES 2000; MARINONE a. 62 A.
-PLUT. Cic. 8, 6 - 9, 1: L’acquisto sembra avvenuto prima della pretura.
-SCULLARD 1965, 15: Acquisto nell’anno 65. -GELZER 1969, 108: L’acquisto avviene dopo l’orazione Pro Sulla.
-Fam. V, 6, 2: Cicerone paga 3. 500. 000 HS per l’acquisto. -Parte del denaro (2. 000. 000 HS) viene fornita da P. Cornelio Silla, che Cicerone ha difeso poco prima: GELL. XII, 12, 2.
-ŁOPOSZKO 1993, 143-148: Dando fede alle accuse presenti in [SALL.] In Cic. 4, 2 e D.CASS. XLVI, 6, si sotiene che Cicerone avrebbe tratto il denaro per l’acquisto della casa sul Palatino, di poco posteriore agli acquisti delle ville di Tuscolo e di Formia, da malversazioni perpetrate ai danni dei catilinari durante la repressione della congiura nel 63.
Cf. LANGE 1876, 3, 259; CARCOPINO 1947, 1, 74-75. 162; LANGE 1972, 152; WALCOT 1975, 120; 125; MITCHELL 2, 91 n.67 116-117:
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