1° gennaio: Cicerone contrasta gli attacchi del tribuno della plebe Q. Cecilio Metello Nepote, che gli ha vietato di tenere il discorso conclusivo del suo consolato e voleva perseguirlo per la condanna a morte dei congiurati.
Dopo il 3 gennaio: Cicerone tiene un discorso al popolo contro il tribuno Q. Cecilio Metello Nepote.
Aprile: Cicerone, invia a Pompeo una lunga lettera (perduta) sul proprio consolato: fam. V, 7, 2-3; Sul. 67; SCHOL. BOB. 167, 23 ST.
Prima della Pro Sulla: Cicerone si rifiuta di difendere P. Autronio Peto, suo collega come questore nel l’anno 75, e testimonia contro di lui in un processo de vi.
Verso metà anno: Cicerone difende P. Cornelio Silla.
Poco dopo l’orazione Pro Sulla: Cicerone difende il poeta A. Licinio Archia.
Anno 62: Cicerone facendo debiti compra una casa sul Palatino: Att. I, 16, 10; fam. V, 6, 2; GELL. XII, 12, 2; PLUT. Cic. 8, 6.
Anno 62: Cicerone come ex-console ottiene che si celebrino altre dieci giornate di ringraziamento per le vittorie di Pompeo.
Fine anno: Cicerone interviene in senato a favore di C. Antonio: fam. V, 6, 3.
Fine anno: Cicerone incarica Attico di intervenire presso il suo liberto Ilaro in Macedonia, avendo sentito dire che questi è stato accusato di accumulare ricchezze per conto di Cicerone nella provincia lasciata a C. Antonio: Att. I, 12, 2.
Anno 62: Il fratello Quinto è pretore, probabilmente urbano, č presidente del tribunale nel processo di A. Licinio Archia, e al termine del mandato gli viene assegnata la provincia d’Asia: Att. I, 15, 1; Arch. 3; 32; Planc. 95; SCHOL. BOB. 175 ST.
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