Anni 66-64: Cicerone obbliga a sé Q. Gallio, C. Orchivio, C. Fundanio e C. Cornelio, difendendoli in tribunale, per ottenere l’appoggio politico delle potenti sodalitates di cui essi fanno parte: Q. CIC. pet. 19.
Anno 65 o 64: Cic difende Q. Mucio Orestino.
Anno 65 (o inizio 64): Cicerone difende C. Orchivio.
Anno 64: Cicerone è impegnato nella campagna elettorale per il consolato: SAL. Cat. 21, 3. 26, 1; PLUT. Cic. 11; ASCON. 64, 18-19 ST. (= 83, 2-4 C.).
Da metà anno 65 ai primi mesi dell’anno 64: Il fratello Quinto compone e dedica a Cicerone il Commentariolum petitionis in forma di lettera: Q. CIC. pet.
Anno 64 (meno probabilmente 66): Cicerone difende Q. Gallio.
Circa metà anno: Cicerone tiene un discorso in senato per la sua candidatura.
Novembre anno 68 (Att. I, 6, 2) oppure anno 64 (ASCON. 64, 11-12 ST. = 82, 10-11 C.): Muore il padre di Cicerone.
Luglio: Cicerone è eletto console per l’anno 63: agr. II, 3. 100; Brut. 323; off. II, 59; Pis. 3; Vat. 6. 10.
Estate anno 65 (quasi certamente non anno 64): Nasce il figlio Marco: Att. I, 2, 1.
Verso fine anno: Cicerone cede al collega C. Antonio la provincia di Macedonia toccatagli in sorte per l’anno 62 ed ottiene in cambio la Gallia Cisalpina: fam. XV, 4, 13; Mur. 42; Pis. 5; SAL. Cat. 26, 4; PLUT. Cic. 12, 4; D.CASS. XXXVII, 33, 4.
Anno 64: Si attribuisce erroneamente a Cicerone un’orazione dietro richiesta degli abitanti di Rieti.
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