Circa metà anno 64
Discorso in senato di cui restano frammenti: QUINT. III, 7, 2; ASCON. 64, 4 - 72, 22 ST. (= 82, 1 - 94, 6 C.).
Edizioni: SCHOELL (T) A 9; PUCCIONI (CSC) A 10; BELLARDI (UT) 2, 1156; CRAWFORD 1994, 163-203.
Cf. JOHN 1876, 733; 770; LANGE 1876, 3, 232; CUCHEVAL 1902, 1, 215-217; 2, 281; GRANRUD 1913, n° 141; PETERSSON 201-202; HOLMES 1923, 1, 240; SH 1, 445; DE BENEDETTI 1929, 340; 343 n. 42; DG 5, 446; STEIN 1930, 9; CIACERI 1, 183; FRISCH 1948, 14; BARDON 1952, 201, 3 A8; KUMANIECKI 1961, 157-166; BÜCHNER 1964, 167; HALL 1964, 302 n. 144; GELZER 1969, 67-68 (=RE 864); STOCKTON 79; KUMANIECKI 1972, 178; GRUEN 1974, 137; MITCHELL 1, 175; CARCOPINO 1990, 146-147; DE LIBERO 1992, 33; FUHRMANN 89; MARINONE a. 64 B1.
-Il discorso è tenuto da Cicerone contro Catilina e C. Antonio, suoi concorrenti nella candidatura al consolato per l’anno 63, un giorno dopo che ad una proposta di legge al senato contro la corruzione elettorale è opposto il veto dal tribuno Q. Mucio Orestino e poco prima delle elezioni consolari.
-ASCON. 64, 18-19 ST. (= 83, 2-4 C.): Catilina e C. Antonio avrebbero cercato un accordo pre-elettorale (coitio) per escludere Cicerone Cf. HALL 1964, 302 n. 144; MARSHALL 1985, 284-285.
-JOHN 1876, 770: Cicerone cura anche l’edizione del discorso prima delle elezioni. -CIACERI 1, 183; CRAWFORD 1994, 163: Il discorso di Cicerone è improvvisato e viene scritto per la pubblicazione. -DE BENEDETTI 1929, 343 n. 42; MARSHALL 1985, 308; CRAWFORD 1994, 169: Quando Cicerone tiene l’orazione In toga candida Catilina è già incriminato in un processo, sulla base di tog. cand. fr. 17 P. (= 16 CR.).
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