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Pro Gallio 

 

 

Anno 66 o 64 

 

Difesa di Q. Gallio in un processo per broglio elettorale; dell’orazione restano frammenti: Q. CIC. pet. 19; ASCON. 68, 20 ST. (= 88, 5-6 C.); VAL. MAX. VIII, 10, 3.

 

Edizioni: SCHOELL (T) A 6; PUCCIONI (CSC) A 4; BELLARDI (UT) 2, 1132; CRAWFORD 1994, 149-162.

 

Cf. EUSSNER 1872, 21; LANGE 1876, 3, 115; BECK 1877, 12-15; CUCHEVAL 1902, 2, 281; TP I, 163; VON DER MÜHLL 1910b, 672; GRANRUD 1913, n° 51; DG 5, 398; CIACERI 1, 139-140; HENDERSON 1950, 11; BARDON 1952, 201, 3 A6; BALSDON 1963, 242-250; BÜCHNER 1964, 161; GELZER 1969, 59-60 (=RE 857-858); KUMANIECKI 1972, 162-163; DAVID 1973, 273-275; GRUEN 1974, 269-270; MITCHELL 1, 105 n. 30; RAMSEY 1980b, 404-417; GRIMAL 1984; MARSHALL 1985, 300-301; ALEXANDER 1990, n° 214; FUHRMANN 75; MAMOOJE 1993, 65-72; MARINONE a. 64 B2. 

 

 

-Q. Gallio è accusato nell’anno 66 da M. Calidio, probabilmente per ambitus [non per veneficio, Brut. 277; VAL. MAX. VIII, 10, 3] sulla base della lex Calpurnia, probabilmente per la campagna elettorale alla pretura per il 65.

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Q. Gallio è assolto: PUCCIONI (CSC) A 4 (perché nel 65 è pretore); DAVID 1973, 275; RAMSEY 1980b, 404-417 (probabilmente, come implicato dal tono di Brut. 277-278); ALEXANDER 1990, n° 214 

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Q. Gallio è condannato: CRAWFORD 1994, 151-152: (se ne perdono le tracce dopo il processo).

 

 

Datazioni 

 

-Q. CIC. pet. 19: Si afferma che Cicerone hoc biennio (in vista delle elezioni consolari per il 63) ha obbligato a sé anche la sodalitas di Q. Gallio, con l’espressione in causis a te deferendis.

-ASCON. 68, 20 ST. (= 88, 5-6 C.): La difesa di Cicerone sembra datata all’anno 64: Q. Gallium, quem postea reum ambitus defendit significare videtur [a proposito dei fatti narrati in tog.cand. fr. 13 P. = 8 CR.], con postea riferito apparentemente all’orazione In toga candida ed alle elezioni consolari per il 63.

 

 

-Anno 66: EUSSNER 1872, 21; BECK 1877, 12-15; TP I, 163; VON DER MÜHLL 1910, 672; GRANRUD 1913 n° 51; SCHOELL (T) A 6; DG 5, 398; CIACERI 1, 139-140; GELZER 1969, 59-60; PUCCIONI (CSC) A 4, 26; DAVID 1973, 273-275; BELLARDI (UT) 2, 1132; MAMOOJE 1993, 65-72.

-In particolare:

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DG 5, 398: prima della candidatura al consolato. 

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DAVID 1973, 273-275: riferendo il postea di ASCON. 68, 20 ST. = 88, 5-6 C. non all’orazione In toga candida, ma ai giochi gladiatori del 66 di tog.cand. fr. 13 P. = 8 CR., relativi alla candidatura di Q. Gallio alla pretura per l’anno 65. 

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MAMOOJE 1993, 65-72: prima dell’orazione Pro Cornelio, con la medesima motivazione di DAVID 1973.

 

-Anno 65: GRIMAL 1984.

 

-Anno 64: CUCHEVAL 1902, 2, 281; DG 5, 398, n. 11; HENDERSON 1950, 11; BALSDON 1963, 242-250; GRUEN 1974, 270 n. 33; RAMSEY 1980b, 404-417; MITCHELL 1, 105 n. 30; ALEXANDER 1990, n° 214; CRAWFORD 1994, 149-151; MARINONE a. 64 B2.

-In particolare:

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HENDERSON 1950, 11: si ritiene priva di valore la testimonianza del Commentariolum, ritenuto opera spuria.

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BALSDON 1963, 242-250: nel 64 Cicerone difende Gallio prima in un processo de ambitu, poi dalle accuse di M. Calidio.

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GRUEN 1974, 270 n. 33; RAMSEY 1980b, 404-417; MARSHALL 1985, 301; CRAWFORD 1994, 149-151: le datazioni di Q. CIC. pet. 19 e ASCON. 68, 20 ST. (= 88, 5-6 C.) non sono in disaccordo. Causam deferre (pet. 19) significa solo assumere la difesa: nella seconda metà del 66 Q. Gallio si limita ad ingaggiare Cicerone come avvocato, in previsione del processo. Questo però è ritardato (forse per i disordini avvenuti alla fine del 66?) sino alla seconda metà del 64, non potendo avvenire nel 65 perché Q. Gallio è pretore.

 

-Senza datazione precisa: FUHRMANN 75.

 

 

 

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