Primavera anno 46 (o anno 51?)
Prefazione alla traduzione progettata ma probabilmente mai compiuta dell’orazione Sulla corona di Demostene ed Eschine: opt. gen. 13; 23; ASCON. 30, 5 ST. (= 30, 5-6 C.); HIERON. ep. 57, 5, 2; SIDON. ep. 2, 9, 5.
Edizioni: HEERDEGEN (T); WILKINS (OCT); BORNECQUE (BL).
Cf. HARNECKER 1882, 610; HENDRICKSON 1926; SH 1, 468-469; HÄFNER 1928, 5; DG 6, 313; COLEMAN 1939, 214; BICKEL 1955, 288; DIHLE 1955, 303-314; ROBINSON 1951, 140; BÜCHNER 1964, 508; GELZER 1969, 270; SCHMIDT 1969, 273; BRINGMANN 1971, 256-261; STOCKTON 223; KUMANIECKI 1972, 462; GRIMAL 1984; MITCHELL 2, 277 n. 142; RIGGSBY 1995, 128 n. 8; BERRY 1996, 68-70; MARINONE a. 46 B3.
Autenticità
-DIHLE 1955, 303-314; BRINGMANN 1971, 256-261: Sulla base di ASCON. 30, 5 ST. (= 30, 5-6 C.) ex libro apparet qui Ciceronis nomine inscribitur de optimo genere oratorum, di considerazioni stilistiche e di somiglianze sospette con i posteriori trattati retorici di Cicerone si ritiene il De optimo genere oratorum opera spuria (una declamazione composta in epoca imperiale ad imitazione dell’Orator).
-BICKEL 1955, 288; BÜCHNER 1964, 508; RIGGSBY 1995, 128 n. 8 (dubitativamente); BERRY 1996, 68-70: Si rifiutano le motivazioni di DIHLE 1955, 303-314 e si ritiene l’opera autentica.
Datazioni
-HARNECKER 1882, 610; DG 6, 313; COLEMAN 1939, 214: Anno 46, senza ulteriori specificazioni.
-HÄFNER 1928, 5: Opera composta tra l’Orator e le Tusculanae disputationes, ma più vicino a queste ultime che a quello.
-ROBINSON 1951, 140: Opera composta prima di aprile 46.
-BÜCHNER 1964, 508: Circa contemporaneamente a Brutus ed Orator.
-GELZER 1969, 270 n. 46: Non esistendo validi motivi per la datazione all’anno 46, si suggerisce l’eventualità che Cicerone si occupi di queste traduzioni già nell’anno 51 in Cilicia durante l’assedio di Pindenisso.
-STOCKTON 223: Opera pubblicata nell’anno 52.
-KUMANIECKI 1972, 462: Fine anno 46.
-GRIMAL 1986: Estate 46.
-MITCHELL 2, 277 n. 142: Anno 46, circa durante la composizione dell’Orator.
-BERRY 1996, 68-70: Inizio anno 46: prima redazione abbandonata per dedicarsi all’Orator e poi pubblicata da Tirone.
