Febbraio/marzo 49
Presunto trattato politico (se non una lettera a Cesare), individuato da HÄFNER 1928, progettato a fine febbraio ed abbandonato quando C icerone viene a sapere della partenza dei consoli dall’Italia. Ne restano solo insufficienti testimonianze: Att. VIII, 9, 1. 11, 7. 12, 6; IX, 9, 2. 13a, 1.
Cf. TP 4, 90; HÄFNER 1928, 34-41; BÜCHNER RE, 1269; CARCOPINO 1947, 1, 27; SB 1971, 147; WIKARJAK 1973, 69; MITCHELL 2, 253.
-Att. VIII, 11, 7. 6: Cicerone a Formia chiede ad Attico il libro Per± émono°av di Demetrio di Magnesia, aggiungendo: vides quam causam mediter (Att. VIII, 11, 7).-Att. IX, 9, 2: Attraverso Filotimo Cicerone riconsegna il libro ad Attico. -Att. VIII, 9, 1: Cicerone spedisce a Cesare una lettera, perduta, de pace, resa pubblica da Cesare e anche da Cicerone.
-HÄFNER 1928, 40: La partenza di Pompeo rende sempre più netta la contrapposizione tra le parti ed impedisce a Cicerone di procedere con un lavoro alla cui ideazione non è forse estranea l’azione di convincimento di Cesare attraverso i suoi emissari: Att. IX, 13a, 1.
-CARCOPINO 1947, 1, 27; WIKARJAK 1973, 69: Si ritiene che la lettera spedita a Cesare a fine marzo abbia come argomento la concordia. -TP 4, 90: -CARCOPINO 1947, 1, 27: 25 febbraio, evidentemente unendo e VIII, 9b.
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