Anno indeterminato, tra 53 e 44
Opera filosofica di cui restano alcuni frammenti: div. II, 76.
Edizioni: MÜLLER (T) F4; GARBARINO (CSC) C2.
Cf. HIRZEL 1895, 1, 537 n. 3; SH 1, 526; DG 6, 305; COLEMAN 1939, 222; BARDON 1952, 201, 1, 5; PEASE 1963, 10 n. 13; MARINONE a. indet. B17.
L’unico vago accenno all’opera da parte di Cicerone è stato reperito in div. II, 76: Sed de hoc loco [relativamente al ius augurum] [...] plura in aliis, nunc hactenus.
-HIRZEL 1895, 1, 537 n. 3; PEASE 1963, 10 n. 13: Anno 53, dopo l’elezione ad augure. -SH 1, 526: L’opera viene scritta nell’anno 44 come appendice al De divinatione.-DG 6, 305: La composizione dell’opera è da datarsi dopo l’anno 48 e anche dopo il De divinatione; non nell’anno 53, in cui Cicerone è augure, e neanche nell’anno 50. -COLEMAN 1939, 222: Forse l’opera è rimasta solo allo stadio di progetto e non è mai stata composta [sic], sulla base di div. II, 75. -GARBARINO (CSC), 29: Anno 44, dopo il De divinatione.
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